20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CAPITOLO XIX<br />

giusta causa e nel<strong>la</strong> nostra fede profonda verso l’Onnipotente che non abbandona mai il giusto. È sul<strong>la</strong> nostra fedeltà<br />

al<strong>la</strong> religione e al<strong>la</strong> Chiesa cattolica che riposa tutta <strong>la</strong> nostra azione”.<br />

“Dall’inizio del suo (Pavelitch) regno, il governo hustascia convertì, con <strong>la</strong> forza, <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione serba. Le<br />

re<strong>la</strong>zioni strette tra <strong>la</strong> Chiesa cattolica croata e il governo hustascia sono ben conosciute e permettono di provare che<br />

fra i prefetti hustascia si trovava un numero importante di sacerdoti cattolici” Martyrdom of the Serbs - Pa<strong>la</strong>ndech’s<br />

Press, Chicago. (Monsignor Stepinac <strong>diventa</strong> membro del Par<strong>la</strong>mento hustascia, porta delle decorazioni hustascia,<br />

assiste a tutte le grandi manifestazioni ufficiali e nel corso delle quali pronuncia anche dei discorsi).<br />

Se i Croati sono in maggioranza cattolici, i Serbi appartengono al<strong>la</strong> religione ortodossa. Essi sono dunque, agli<br />

occhi di Roma, degli scismatici. Una vera guerra di religione divenne il pretesto di massacri, d’un genocidio del quale<br />

non si trova nessun esempio nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong>. Abiurare a profitto del cattolicesimo croato, rinnegare <strong>la</strong> terra e le credenze<br />

dei propri avi, convertirsi per forza o morire... tale fu <strong>la</strong> lotta di diverse centinaia di migliaia degli abitanti serbi del<strong>la</strong><br />

Croazia tra il 1941 e 1945.<br />

Il 27 luglio, il dottor M<strong>la</strong>den Lorkovitch, ministro degli Affari Esteri, dichiarava nel corso di una conferenza a<br />

Danji Miholjac: “Il popolo croato deve liberarsi dagli elementi estranei che indeboliscono i suoi sforzi. Questi<br />

elementi sono i Serbi e gli Ebrei”. La stessa confessione viene fatta nello stesso mese dal dottor Mile Budak, ministro<br />

dell’Educazione Nazionale e dei Culti, quando grida, il 22 luglio 1941, a Gospic: “Noi uccideremo una parte dei<br />

Serbi, ne deporteremo un’altra, e <strong>la</strong> terza parte, che sarà obbligata ad accettare <strong>la</strong> religione cattolica, si vedrà assorbita<br />

dall’elemento croato”.<br />

In Croazia furono i Gesuiti che impiantarono il clericalismo politico.<br />

Con <strong>la</strong> morte del grande tribuno croato, Raditch, <strong>la</strong> Croazia perde il suo principale oppositore al clericalismo<br />

politico che sposerà <strong>la</strong> missione dell’Azione Cattolica definita da Friédrich Muckermann. Questo gesuita tedesco, ben<br />

conosciuto prima dell’avvento di Hitler, <strong>la</strong> fece conoscere nel 1928 in un libro nel quale il cardinale Pacelli, in<br />

quell’epoca nunzio apostolico a Berlino, aveva scritto <strong>la</strong> prefazione. Muckermann si esprimeva in questi termini: “Il<br />

Papa chiama al<strong>la</strong> nuova crociata l’Azione Cattolica. È <strong>la</strong> guida che porta <strong>la</strong> bandiera del Regno di Cristo. Non si tratta<br />

soltanto del<strong>la</strong> Chiesa, ma anche dello Stato, del<strong>la</strong> Scienza e dell’Arte. L’Azione Cattolica deve inglobare l’Universo.<br />

L’Azione Cattolica significa <strong>la</strong> riunione del cattolicesimo mondiale. Essa deve vivere il suo tempo eroico perché è nel<br />

sangue dei martiri che è nata <strong>la</strong> prima èra del cristianesimo occidentale. E <strong>la</strong> nuova epoca può essere realizzata<br />

so<strong>la</strong>mente al prezzo del sangue per Cristo”.<br />

(Ma il sangue dei martiri che viene versato non è quello dei cattolici, ma degli ortodossi).<br />

Il 28 aprile 1941, in piena notte, qualche centinaio di hustascia accerchiano i vil<strong>la</strong>ggi serbi di Gudovac, Tuke,<br />

Brezovac, Klokocevac e Bo<strong>la</strong>c, nel distretto di Bjelovar. Arrestano 250 persone, fra le quali si annoverano il pope<br />

Bozin e l’istitutore Stevan Ivankovitch... La loro colonna, inquadrata dagli hustascia, esce lentamente dal vil<strong>la</strong>ggio e si<br />

ferma davanti a un campo. - “Scavate le vostre tombe!...”. Si legarono le loro mani dietro al<strong>la</strong> schiena con del filo di<br />

ferro, prima di gettarli nel<strong>la</strong> buca che avevano scavato essi stessi e sotterrarli vivi. - La stessa notte, presso Vukovar,<br />

sulle rive del Danubio, altri hustascia sgozzarono circa 180 Serbi e gettarono i loro corpi nel fiume. - Nel<strong>la</strong> città di<br />

Otocac l’ufficiale hustascia Ivan Saifer arresta il pope, che era anche deputato serbo, Branko Dobrosavljevitch, in<br />

compagnia di suo figlio e di 331 altri Serbi. Per restare fedele a una tradizione già sperimentata, il criminale fece<br />

scavare <strong>la</strong> tomba alle sue vittime, fece legare le loro mani dietro <strong>la</strong> schiena e li fece uccidere con l’ascia. Il pope e suo<br />

figlio furono suppliziati per ultimi, con questa atroce raffinatezza: il figlio fu tagliato a pezzi davanti a suo padre<br />

obbligato a recitare le preghiere degli agonizzanti. E appena il bambino rese l’ultimo respiro, i bruti si gettarono sul<br />

padre, strappandogli i capelli, <strong>la</strong> barba e <strong>la</strong> pelle, cavandogli gli occhi per non finirlo che dopo averlo torturato<br />

lungamente.<br />

Crimine ancora più terribile fu quello commesso dai banditi di Pavelitch al vil<strong>la</strong>ggio di Glina. Tutti gli abitanti<br />

furono uccisi ad eccezione di 20 bambini. Perché? Per impossessarsi di loro e legarli a delle assi che furono avvicinate<br />

a dei mucchi di fieno. Gli hustascia misero il fuoco ai mucchi affinché i bambini bruciassero, a cominciare dai piedi. -<br />

Nei primi giorni del maggio 1941, il comandante di Banja Luka, un certo Viktor Gutitch, fece un viaggio attraverso<br />

tutta <strong>la</strong> Bosnia occidentale. Nel<strong>la</strong> città di Sanski-Most si affrettò a far conoscere il suo programma: “Le grandi strade<br />

avranno il piacere di vedere passare dei Serbi, ma non ci saranno più Serbi. Ho dato, in effetti, degli ordini severi per<br />

sterminarli completamente. Io vi autorizzo a sterminarli dappertutto dove li incontrate e <strong>la</strong> benedizione vi sarà<br />

accordata, per questa azione, dal nostro Pog<strong>la</strong>vnik Pavelitch e da me stesso. È così che voglio servire <strong>la</strong> volontà di Dio<br />

e quel<strong>la</strong> del nostro popolo croato”.<br />

Nel<strong>la</strong> conferenza pubblica del 2 giugno 1941, a Nova Gradiska, il dottor Milovan Zanitch, ministro del<strong>la</strong><br />

giustizia, tra l’altro diceva: “Tutti coloro che vennero nel<strong>la</strong> nostra patria, 300 anni fa, devono sparire. Noi non<br />

nascondiamo il nostro pensiero. È <strong>la</strong> politica del nostro Stato, e quando noi l’avremo messa ad esecuzione, non faremo<br />

altra cosa ma so<strong>la</strong>mente ciò che è scritto nei principi hustascia”.<br />

770<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!