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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XV<br />

in Israele in occasione del rito del<strong>la</strong> purificazione del santuario, conseguenza<br />

dell’espiazione, che nell’insegnamento del<strong>la</strong> Bibbia corrisponde, come abbiamo<br />

proposto nei nostri capitoli XI e XII, all’opera di giudizio che è iniziata nel santuario<br />

celeste dal<strong>la</strong> metà del secolo scorso, <strong>la</strong> cui conclusione è quel<strong>la</strong> di indicare coloro che<br />

erediteranno il regno di Dio e coloro che liberamente lo hanno rifiutato. «Questo<br />

sigil<strong>la</strong>mento allude al<strong>la</strong> tradizione degli ebrei, secondo cui nel giorno dell’espiazione<br />

tutto il popolo di Israele veniva segnato definitivamente nel libro del<strong>la</strong> vita o in quello<br />

del<strong>la</strong> morte. 157 Perché gli ebrei nel loro Talmud ci dicono che il settimo mese<br />

dell’anno sacro tre libri sono aperti in giudizio, il libro del<strong>la</strong> vita, nel quale vengono<br />

scritti i nomi di quelli che sono perfettamente giusti; il libro del<strong>la</strong> morte, nel quale<br />

vengono scritti i nomi di quelli che sono atei o molto cattivi; e un terzo libro è quello<br />

in cui il giudizio viene sospeso fino al giorno dell’espiazione, e quei nomi non<br />

vengono scritti né nel libro del<strong>la</strong> vita né in quello del<strong>la</strong> morte prima di quel giorno. I<br />

primi dieci giorni di questo mese sono chiamati giorni di penitenza; e in tutti quei<br />

giorni che trascorrono veloci si prega molto, e si è molto devoti; nel decimo giorno i<br />

loro peccati possono essere rimessi e i loro nomi possono essere scritti nel libro del<strong>la</strong><br />

vita; quel giorno è perciò chiamato giorno di espiazione. E in quel decimo giorno,<br />

ritornando a casa dalle sinagoghe, essi dicono l’uno all’altro, “Dio il Creatore ti sigilli<br />

un buon anno”. Perché essi concepiscono che i libri sono ora sigil<strong>la</strong>ti e che <strong>la</strong><br />

sentenza di Dio rimane inalterata da quel momento fino al<strong>la</strong> fine dell’anno. La stessa<br />

cosa è insegnata dai due capri, che annualmente sono posti di fronte al sommo<br />

sacerdote nel giorno dell’espiazione, uno è per Dio e l’altro è per Azazel; quello<br />

destinato all’Eterno indicava che il popolo era sigil<strong>la</strong>to con il nome di Dio sulle loro<br />

fronti; e quello per Azazel, che era inviato nel deserto, rappresentava quelli che<br />

ricevono il marchio e il nome del<strong>la</strong> bestia, e veniva abbandonato nel deserto con <strong>la</strong><br />

grande prostituta». 158<br />

Anche N.H. Young giunge alle stesse conclusioni rifacendosi agli insegnamenti<br />

ebraici. «C’è una possibilità che secondo <strong>la</strong> dicotomia di Giovanni, tra quelli che<br />

hanno il marchio del<strong>la</strong> bestia e quelli che lo hanno rifiutato (e hanno il sigillo di Dio),<br />

tra quelli di Satana e quelli di Cristo, tra quelli che si trovano nel libro del<strong>la</strong> Vita e<br />

quelli che sono nel libro del<strong>la</strong> Condanna, ci sia di nuovo l’immagine dei due destini di<br />

Levitico XVI. Questo tipo di esegesi si trova in Filone e in Origene e, in una<br />

apocalittica chiave, in Qumran. In un documento dell’inizio del secondo secolo, che<br />

può avere <strong>la</strong> sua origine nei circoli esseni nell’Apocalisse di Abrahamo, troviamo<br />

l’immagine nuovamente usata, e in una forma apocalittica simile a 1 Enoc». 159<br />

Il numero del nome del<strong>la</strong> bestia: “666”<br />

157<br />

BUXTORF Johann, in Synagoga Judaica, Basilea, 1680, col. 18,21.<br />

158<br />

WHITLA William, Sir Isaac NEWTON’S Daniel and the Apocalypse, London 1922, pp. 315,316.<br />

159<br />

YOUNG N.H., The Impact of the Jewish Day of Atonement upon the Thought of the New Testament, ed. Ph.<br />

Dthesis, Manchester 1973, p. 363.<br />

626<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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