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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO VII<br />

sentimento religioso, si contrapponevano i numerosi conventi che si sollevavano con<br />

violenza espellendo o, nei casi più felici, respingendo i monaci riformatori. “L’odio fu<br />

così forte che creò <strong>la</strong> guerra, guerra giudiziaria a colpi di processi, guerra materiale a<br />

colpi di pugnale, guerra dottrinale a colpi di censura o di libelli. La riforma era<br />

appena stata fatta in un posto che subito doveva essere rifatta. La riforma religiosa<br />

non era che un’operazione di polizia, da interiore e spirituale che avrebbe dovuto<br />

essere, essa <strong>diventa</strong>va esteriore e legale; non più una libera adesione delle coscienze<br />

rigenerate, ma una costrizione dei poteri coalizzati del sacerdote e del principe”. 22<br />

Questa degenerazione del<strong>la</strong> Chiesa “non era causata dal mal vivere, ma dal mal<br />

credere” 23 Non era sufficiente distruggere gli abusi per realizzar<strong>la</strong>. Occorreva una<br />

riforma nel senso di ritorno alle dottrine del<strong>la</strong> Chiesa primitiva, cioè una riforma del<strong>la</strong><br />

fede e dei dogmi. 24<br />

La Riforma protestante<br />

La Riforma, non potendo imporsi nei paesi <strong>la</strong>tini per <strong>la</strong> mancanza di basi<br />

dottrinali, ma soprattutto a causa di una situazione politica non in grado di arginare lo<br />

strapotere delle autorità ecclesiastiche di Roma, esplose in Germania con Lutero.<br />

Questo rinnovamento si estese per tutta l’Europa, dove ebbe varia fortuna.<br />

Nel<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> Iberica<br />

“Qui <strong>la</strong> Riforma, fin dal 1526, fu santa, abbondante, eroica, nei pa<strong>la</strong>zzi come nelle<br />

capanne, nei conventi come nelle scuole, presso i cappel<strong>la</strong>ni ed i confessori<br />

dell’imperatore Carlo V come presso gli ufficiali dei suoi eserciti. Non importa!<br />

bisognò che Roma <strong>la</strong> soffocasse nelle fiamme con gli innumerevoli e orribili supplizi.<br />

Quindici grandi tribunali d’inquisizione in quindici città diverse, <strong>la</strong>vorando notte e<br />

giorno al<strong>la</strong> ricerca dei martiri, li fecero bruciare vivi in un numero immenso per<br />

ordine del papa. “Due mesi più tardi, diceva il grande Inquisitore, al<strong>la</strong> luce dei roghi<br />

di Siviglia e di Val<strong>la</strong>dolid, due mesi dopo sarebbe stato troppo tardi, e <strong>la</strong> Spagna<br />

intera ci sarebbe stata rapita”. Ma non era possibile che questa contrada fosse rapita:<br />

<strong>la</strong> Spagna appartiene al corpo del<strong>la</strong> bestia”. 25<br />

22 IMBART de <strong>la</strong> TOUR P., Les origines de <strong>la</strong> Réforme, t II, Paris 1909, p. 537.<br />

23 FEBURE M. Lucien, Problème général des causes de <strong>la</strong> Réforme, in Revue Historique, t. CLXI 1929; cit.<br />

Dictionnaire de Théologie Catholique, voce Reforme.<br />

24 In questo senso <strong>la</strong> Chiesa Romana non si è mai riformata anzi, con il Concilio di Trento “<strong>la</strong> Chiesa Romana, in<br />

effetti, non riformò né <strong>la</strong> sua tradizione né i suoi dogmi, né <strong>la</strong> sua organizzazione. La sua politica fu essenzialmente<br />

una politica di resistenza, una politica di combattimento contro tutte le innovazioni che erano <strong>la</strong> caratteristica del<strong>la</strong><br />

Riforma. Che essa (Chiesa) sia uscita dal<strong>la</strong> prova con delle forze rinnovate, ciò non cambiava niente ai suoi principi<br />

né alle regole del suo governo, che essa si gloriava al contrario di mantenere immutate” SÉE Henri, Le XVI siècle, Clio,<br />

PUF 1942, p. 235. Al Concilio Vaticano II i Padri Conciliari hanno dovuto firmare un documento prima dei <strong>la</strong>vori del<br />

Concilio che nul<strong>la</strong> avrebbe modificato del<strong>la</strong> dottrina romana. Vedere il nostro Capitolo III, pp. 196,197, nota n. 262.<br />

25 L. Gaussen, o.c., t. II, p. 221.<br />

294<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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