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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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IL PAPA DEPORTATO<br />

Daniele menziona il sorgere degli imperi in forma cronologica rispetto al suo<br />

tempo: il leone (Babilonia), l’orso (Medo-Persia), il leopardo (Grecia), e infine <strong>la</strong><br />

bestia innominabile (Roma) con le dieci corna, ma non incoronate.<br />

Per Giovanni queste monarchie sono di già passate ed “è per questa ragione che…<br />

le menziona in senso inverso a quello di Daniele. Giovanni le menziona senza<br />

aggiungere nessun dettaglio, perché vede <strong>la</strong> storicità delle forze passate del governo<br />

dei gentili. Il corpo delle prime tre bestie è là, poiché, per il momento, le tre prime<br />

monarchie sono <strong>la</strong>sciate da parte. Queste tre prime monarchie di Daniele sono state<br />

messe al<strong>la</strong> prova e hanno fatto il loro tempo. Esse tuttavia esistono agli occhi di Dio,<br />

e per conseguenza nel<strong>la</strong> visione del<strong>la</strong> prima bestia dell’Apocalisse”. 11<br />

“Aveva dieci corna e sette teste e sulle corna dieci<br />

diademi”. 12<br />

“Sette teste, che raffigurano sette imperi e dieci corna, che portano dei diademi,<br />

perché esse rappresentano anche dei re o degli imperi. Queste corna sono tutte poste<br />

sul<strong>la</strong> stessa testa, perché Daniele ci insegna che l’ultimo dei quattro imperi deve dare<br />

nascita a dieci regni”. 13 Questi regni hanno il diadema del<strong>la</strong> regalità, perché iniziano a<br />

regnare quando Giovanni è invitato a considerare questa bestia che esce dal mare.<br />

“Al tempo in cui <strong>la</strong> visione situa S. Giovanni, <strong>la</strong> bestia ha le sue corone sulle dieci<br />

corna del<strong>la</strong> bestia romana. Queste corna sono i regni simultanei che si sono perpetuati<br />

attraverso diverse trasformazioni fino ai nostri giorni”. 14<br />

Le sette teste, come quel<strong>la</strong> del dragone, rappresentano le sette fasi del<strong>la</strong> monarchia<br />

universale da Babilonia fino al<strong>la</strong> prossima confederazione degli stati europei.<br />

“Il dragone le diede <strong>la</strong> propria potenza e il proprio<br />

trono e grande podestà”. 15<br />

Il trono di Satana, come abbiamo spiegato nel capitolo XI, aveva <strong>la</strong> sua sede<br />

primitiva, con il culto al<strong>la</strong> persona del re, all’est dell’Eufrate, in Oriente, a Babilonia.<br />

Poi è stato spostato verso l’Occidente, stabilendosi per alcuni secoli nell’Asia Minore,<br />

a Pergamo, per poi trasferirsi in pianta stabile a Roma. 16<br />

L’espressione: “Il dragone diede al<strong>la</strong> bestia il proprio trono”, indica il momento<br />

in cui l’Impero Romano non si presenta più nel<strong>la</strong> sua forma pagana; sul trono di<br />

Roma si cambia il cesare. Indica il tempo in cui Costantino sposta <strong>la</strong> sede dell’impero,<br />

da Roma a Costantinopoli, <strong>la</strong>sciando che il trono di Satana sia occupato da qualcuno<br />

che incarni meglio le sue ambizioni di essere simile a Dio, mascherandosi, per<br />

11<br />

ROSSIER J.B., Étude sur l’Apocalypse, t. II, Lausanne 1850, p. 48.<br />

12<br />

Apocalisse 13:1.<br />

13<br />

A. Crampon, Idem.<br />

14<br />

ROUGEMONT Frédéric de, La Révé<strong>la</strong>tion de S. Jean, Neuchâtel 1866, p. 270.<br />

15<br />

Apocalisse 13:2.<br />

16<br />

Babilonia: Daniele 3; 6; Isaia 14:12-14; Pergamo: Apocalisse 2:13; Roma: Apocalisse 13:2.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 339

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