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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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I MILLE ANNI DELL’APOCALISSE E IL GIUDIZIO UNIVERSALE<br />

santi e <strong>la</strong> discesa del fuoco celeste». 109 Giovanni ha separatamente dipinto i due<br />

quadri: l’accerchiamento del campo, il fuoco che scende dal cielo e quello del<br />

giudizio, che descrive subito dopo, per permettere di abbracciare in un sol colpo<br />

d’occhio gli avvenimenti rapidi che chiudono il millennio: il giudizio degli empi con<br />

<strong>la</strong> conseguente loro fine e <strong>la</strong> morte eterna di Satana.<br />

Giudizio universale<br />

«Vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra<br />

dal<strong>la</strong> cui presenza fuggirono terra e cielo; e non fu più<br />

trovato posto per loro. E vidi i morti grandi e piccoli che<br />

stavano ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un<br />

altro libro fu aperto, che è il libro del<strong>la</strong> vita; e i morti<br />

furono giudicati dalle cose scritte nei libri secondo le opere<br />

loro. E il mare rese i morti che erano in esso; e <strong>la</strong> morte e<br />

l’Ades resero i loro morti; ed essi furono giudicati ciascuno<br />

secondo le sue opere. E <strong>la</strong> morte e l’Ades furono gettati<br />

nello stagno di fuoco. Questa è <strong>la</strong> morte seconda cioè lo<br />

stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel<br />

libro del<strong>la</strong> vita fu gettato nello stagno di fuoco. - Dal cielo<br />

discese del fuoco e le divorò. E il diavolo che le aveva<br />

sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono<br />

anche 1a bestia e il falso profeta; e saranno tormentati<br />

giorno e notte, nei secoli dei secoli». 110<br />

A differenza di questo trono bianco sul quale siede Colui dal<strong>la</strong> cui presenza<br />

fuggono terra e cielo, l’Apostolo vide precedentemente, all’inizio del<strong>la</strong> sua seconda<br />

visione, al momento del<strong>la</strong> rottura dei sigilli che sve<strong>la</strong>no il percorso attraverso il quale<br />

Dio stabilirà il suo regno sul<strong>la</strong> terra, un altro trono con caratteristiche diverse. Al<br />

confronto questi due troni presentano delle differenze. Essi «aprono e chiudono <strong>la</strong><br />

marcia degli avvenimenti che costituiscono <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del regno, ne sono l’inizio e <strong>la</strong><br />

fine, l’alfa e l’omega». 111 Il giudice qui è Dio pantokrator nel<strong>la</strong> sua tremenda maestà.<br />

109 LESLIE Walter, Gold’s Good News, Watford 1950, p. 578; cit. VAUCHER Alfred Félix, Le Jugement, 1966, p. 26.<br />

110 Apocalisse 20:11-14, 9,10; 21:8 u.p.; vedere 2 Tessalonicesi 1:10.<br />

111<br />

Apocalisse 4:2-6<br />

- è posto nel cielo;<br />

- ha l’arcobaleno, simbolo del<strong>la</strong> grazia e del<strong>la</strong><br />

alleanza;<br />

Apocalisse 20:11-14<br />

- non è detto, ma il contesto lo pone sul<strong>la</strong> terra;<br />

- non ha nessun arcobaleno perché non ha alcuna<br />

speranza da offrire e nessuna promessa di salvezza<br />

da realizzare;<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 913

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