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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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I MILLE ANNI DELL’APOCALISSE E IL GIUDIZIO UNIVERSALE<br />

unisce una estremità, gog, all’altra, al suo contrario, magog. «A Gog viene abbinato<br />

Magog, per migliorare il simbolismo nonché <strong>la</strong> simmetria ritmica; i due nomi Gog e<br />

Magog qui sono posti a simboleggiare sinteticamente i popoli coalizzati da Satana da<br />

ogni dove contro <strong>la</strong> Chiesa». 91 È da notare «come questi due nomi siano messi come<br />

apposizione alle innominate nazioni... sono puramente simbolici... I due nomi erano<br />

impiegati abitualmente negli scritti apocalittici di quei tempi per designare i nemici<br />

del popolo di Dio». 92 Il numero immenso di questi uomini fa comprendere che si<br />

tratta non di una so<strong>la</strong> generazione, ma di tutti gli empi vissuti nel corso dei secoli.<br />

Essi possono «attorniare il campo dei santi e <strong>la</strong> città diletta» perché Cristo e <strong>la</strong><br />

moltitudine dei salvati, che durante il millennio sono stati nel cielo, verranno al<strong>la</strong> fine<br />

di questo periodo sul<strong>la</strong> terra per porre su questo mondo <strong>la</strong> sede del trono di Dio.<br />

Scrive il prof. J. Doukhan: «Lo scenario ricorda Harmaghedon dove pure si par<strong>la</strong><br />

di un grande incontro in vista di un conflitto armato, e dove pure gli eserciti nemici<br />

sono gettati nello stagno di fuoco. 93 Anche in questa occasione il luogo del<strong>la</strong> battaglia<br />

riceve un nome ebraico: “Gog e Magog” ed è in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> <strong>storia</strong> d’Israele. 94 Ma<br />

mentre <strong>la</strong> battaglia di Harmaghedon opponeva Israele al suo nemico tradizionale,<br />

Babilonia, quel<strong>la</strong> di Gog e Magog solleva indefiniti eserciti nemici il cui solo scopo è<br />

di distruggere senza motivo un regno in pace. 95 Al<strong>la</strong> battaglia di Harmaghedon, gli<br />

eserciti di Babel si erano messi contro <strong>la</strong> venuta del Salvatore che proveniva<br />

dall’Oriente 96 e <strong>la</strong> tragedia era appena a livello di prosciugamento dell’Eufrate. Il<br />

nemico era ancora lontano da Gerusalemme. Al<strong>la</strong> battaglia di Gog e Magog, per<br />

contro, gli eserciti del dragone sono di già penetrati nel<strong>la</strong> “città amata” e investito “il<br />

campo dei santi”. 97 Harmaghedon si riferisce “ai re del<strong>la</strong> terra” sotto <strong>la</strong> triplice<br />

direzione del<strong>la</strong> bestia, del falso profeta e anche del dragone. L’avvenimento di Gog e<br />

<strong>Quando</strong> si legge Ezechiele al<strong>la</strong> luce degli ultimi due capitoli dell’Apocalisse, ci si rende conto che l’elemento<br />

spirituale non è lettera morta. Si vedrà che Giovanni riprende contemporaneamente il quadro finale schizzato nei due<br />

ultimi capitoli di Isaia e quelli di Ezechiele 40-48. Là, dopo <strong>la</strong> sparizione del primo cielo e del<strong>la</strong> prima terra, ci mostra<br />

<strong>la</strong> Gerusalemme celeste che discende dal cielo, d’appresso a Dio, per posarsi sul<strong>la</strong> terra nuova. «I1 trono di Dio e<br />

dell’Agnello sarà nel<strong>la</strong> città» Apocalisse 22:3; confr. Ezechiele 48:35. Un fiume di acqua del<strong>la</strong> vita uscirà dal trono di<br />

Dio e dell’Agnello (Apocalisse 22:1; confr. Ezechiele 47:1). L’albero del<strong>la</strong> vita darà i suoi frutti ogni mese<br />

(Apocalisse 22:2; confr. Ezechiele 47:12). È allora so<strong>la</strong>mente che <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> di Ezechiele sarà perfettamente<br />

compiuta, e pure superata.<br />

La spiegazione adottata da coloro che non vedendo <strong>la</strong> realizzazione letterale del<strong>la</strong> <strong>profezia</strong> nel passato <strong>la</strong><br />

collocano durante il millennio, come fa per esempio La Bible Annotée, non è sostenibile. «I1 Figlio di Dio ha messo<br />

fine all’antica alleanza per sostituirgli <strong>la</strong> nuova, tale è l’insegnamento apostolico, in partico<strong>la</strong>re quello di S. Paolo e<br />

del<strong>la</strong> lettera agli Ebrei. Tanto ci sembra impossibile aderire all’interpretazione sedicente idealista e simbolica degli<br />

ultimi nove capitoli di Ezechiele, e altrettanto siamo persuasi che essi devono essere interpretati letteralmente, e tanto<br />

ci sembra inammissibile che l’opera compiuta da Cristo debba un giorno subire un indietreggiamento come quello che<br />

implicherebbe <strong>la</strong> resurrezione degli antichi riti d’Israele» L. Gautier, o.c., p. 125.<br />

91 ROERO Antonio, La Sacra Bibbia, t. III, L’Apocalisse, ed. Marietti, Torino 1964, p. 845.<br />

92 La Sacra Bibbia, ed. Sa<strong>la</strong>ni, nota dell’abate RICCIOTTI Giuseppe.<br />

93 Apocalisse 19:20; confr. 20:10,13,14.<br />

94 Ezechiele 38:2.<br />

95 Ezechiele 38:11.<br />

96 Apocalisse 16:14,15.<br />

97 Apocalisse 20:9.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 911

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