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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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L’istituzione vera d’un culto imperiale per Roma e per l’Italia data l’anno 8 a.C.<br />

<strong>Quando</strong> Augusto morì nel 14 d.C. <strong>la</strong> sua opera era definitivamente stabilita. «Se<br />

durante il primo secolo del<strong>la</strong> nostra era il culto all’imperatore vivente incontrò ancora<br />

un certo numero di ostacoli, se quello dell’imperatore morto suscitò qualche<br />

reticenza e qualche sarcasmo, ... con gli Antoniani (nome dato agli imperatori romani:<br />

Nerva, Traiano, Adriano, Antonio, Marco Aurelio, Verus e Commodio, che<br />

imperarono dal 96 al 192) l’uno e l’altro furono accettati da tutti... D’ora in avanti il<br />

culto imperiale fu parte integrante del<strong>la</strong> religione... Tale è l’apporto di Augusto e<br />

del<strong>la</strong> sua opera al<strong>la</strong> religione romana». 102<br />

Par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> fedeltà del<strong>la</strong> Chiesa di Pergamo al<strong>la</strong> fine del I secolo, Giovanni<br />

nell’Apocalisse scrive: «Io conosco dove tu abiti cioè là dove è il trono di Satana». 103<br />

Era a causa del culto all’imperatore romano, <strong>la</strong> cui origine è proprio nel<strong>la</strong> città di<br />

Pergamo, che i cristiani furono perseguitati perché rifiutavano di rendere il loro<br />

omaggio a Domiziano (81-96), che esigeva l’adorazione come “signore e dio”.<br />

Oscar Cullmann fa notare: «Il culto all’imperatore era il punto in cui lo Stato<br />

romano superava i suoi limiti, in cui si erigeva per così dire ad istituzione divina, al<br />

fine di dominare anche sulle anime dei suoi sudditi... Rifiutare di offrire i sacrifici<br />

all’immagine dell’imperatore e di pronunciare Kyrios Kaiser (Signore Cesare)<br />

comportava d’ufficio <strong>la</strong> condanna a morte». 104<br />

«La... religione so<strong>la</strong>re rinforzava il carattere divino dell’autorità imperiale... Le<br />

religioni so<strong>la</strong>ri e le teorie astrologiche orientali tendevano a fare del sovrano<br />

l’emanazione e il rappresentante sul<strong>la</strong> terra del Sole... Il sincretismo religioso ha il suo<br />

centro nel<strong>la</strong> capitale». 105<br />

<strong>Quando</strong> gli imperatori dopo Costantino divennero cristiani non rinunceranno al<br />

titolo di Pontefice Massimo o Sommo Pontefice. «Il Principe è rimasto Pontefice<br />

Massimo, cioè capo religioso del<strong>la</strong> città di Roma». 106<br />

«Esattamente come il Pontefice Massimo del passato, egli si sentì chiamato, nel<strong>la</strong><br />

sua qualità di Imperatore divino, a essere sul<strong>la</strong> terra l’organo visibile del<strong>la</strong><br />

divinità». 107<br />

«La conversione 108 di Costantino avrebbe dovuto comportare l’abolizione del culto<br />

imperiale» 109 ma, scrivono Brehier e Batiffol: «Non so<strong>la</strong>mente Costantino non ha<br />

102 GORGE M. - MORTIER R., Histoire générale des Religions, Paris 1948, p. 374.<br />

103 Apocalisse 2:13.<br />

104 CULLMANN Oscar, Dieu et César, Neuchâtel 1936, pp. 83,84.<br />

105 L. Home, o.c., pp. 153,154,157.<br />

106 PALANQUE Jean-Rémy, De Costantin à Charlemagne à travers le chaos barbare, Paris 1959, p. 14.<br />

107<br />

RAHNER Hugo, L’Eglise et l’Etat dans le christianisme primitif, Paris 1964, p. 71.<br />

108<br />

Possiamo asserire che Costantino non si è mai convertito. C’è stata una evoluzione religiosa che è <strong>la</strong> conseguenza<br />

di una necessità contingente ed un adattamento ai tempi. Anche il segno, a forma di croce, che ha fatto dipingere sugli<br />

scudi, se lo vogliamo vedere in chiave prettamente cristiana esso è un atto di propiziazione di una divinità che non<br />

faceva ancora parte del Panteon e che, malgrado <strong>la</strong> persecuzione subita dai suoi fedeli, aveva fatto crescere il numero<br />

degli adepti in tutto l’impero. Di questo segno Will DURANT, Hi<strong>storia</strong> de <strong>la</strong> Civilisation, Simon - Schuster, Inc. New<br />

York, scrive: «Negli eserciti di Costantino <strong>la</strong> croce non avrebbe potuto offendere gli adoratori di Mitra (i pagani)<br />

perché per molto tempo avevano combattuto sotto lo stendardo mitraico del<strong>la</strong> croce di luce». È quindi più corretto<br />

par<strong>la</strong>re di evoluzione di Costantino e di inversione di marcia del<strong>la</strong> politica di Roma nei confronti del cristianesimo.

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