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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XIX<br />

I culti originati in Babilonia presentano: il re divino, <strong>la</strong> dea madre, l’adorazione<br />

del sole, l’osservanza del primo giorno del<strong>la</strong> settimana, l’immortalità dell’anima.<br />

Dal<strong>la</strong> Mesopotamia si sono estesi per tutta <strong>la</strong> terra e Roma li ha tutti assorbiti,<br />

metamorfosati in chiave evangelica, mascherati, e affinché non siano riconosciuti<br />

sono stati proposti nel nome del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> di Dio.<br />

“Il sistema... nato nei recinti sacri dei grandi templi sumerici passò in Egitto verso<br />

il 2800 a.C., a Creta e nel<strong>la</strong> valle dell’Indo verso il 2600 a.C., in Cina verso il 1600<br />

a.C. e in America nei successivi mille anni... Frazer ha mostrato che il mito del dio<br />

Osiride, morto e risorto, assomiglia strettamente a quelli di Tammuz, di Adone e di<br />

Dioniso, e che tutti erano collegati, nel periodo del loro sviluppo preistorico, ai riti del<br />

re divino ucciso e risorto. Inoltre le più recenti scoperte archeologiche dimostrano che<br />

il primo centro da cui si diffuse l’idea di uno Stato governato da un re divino fu quasi<br />

certamente <strong>la</strong> Mesopotamia”. 73<br />

“Se <strong>la</strong> prima di queste parole ”mistero” 74 è soprattutto destinata a mettere in<br />

risalto l’infedeltà del<strong>la</strong> Chiesa verso Dio, <strong>la</strong> seconda “Babilonia” 75 ci rive<strong>la</strong> piuttosto<br />

<strong>la</strong> sua profonda mondanità. Come <strong>la</strong> grande metropoli essa è seduta sulle grandi<br />

acque, cioè <strong>la</strong> sua influenza si esercita sui popoli più diversi... La donna abbraccia il<br />

mondo, si <strong>la</strong>scia abbracciare da lui, <strong>la</strong> sua universalità, <strong>la</strong> sua cattolicità non è per<br />

nul<strong>la</strong> quel<strong>la</strong> che il profeta promette a Gerusalemme, ma quel<strong>la</strong> di Babilonia. 76 Man<br />

mano che penetrava presso i popoli pagani, essa stessa <strong>diventa</strong>va pagana; al posto di<br />

elevare il mondo al suo livello, essa è discesa al livello del mondo. È così che<br />

anticamente Iezebel e Ba<strong>la</strong>am, piuttosto di convertirsi al Dio d’Israele, hanno indotto<br />

il popolo eletto all’ido<strong>la</strong>tria”. 77<br />

È <strong>la</strong> madre delle meretrici. Il termine “madre” implica che Babilonia ha delle<br />

figlie, delle imitatrici, che cercano di rivaleggiare con lei, da qui <strong>la</strong> “confusione” che<br />

regna nel mondo religioso. Questa espressione è corrente: “Gli occhi guardano verso<br />

Roma, madre e signora (padrona) di tutte le Chiese, noi attendiamo che <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

dell’avvenire ci sia data”. “Tutto (da dopo <strong>la</strong> prima guerra mondiale) tende finalmente<br />

73 CAMPBELL Joseph, Mitologia Orientale, Oscar Mondadori, p. 60.<br />

74 “M. de Montmorency, essendo ancora a Roma nel tempo in cui si par<strong>la</strong>va liberamente e del santo Padre e del<strong>la</strong><br />

Santa Sede, apprese da un uomo degno di fede che in verità <strong>la</strong> tiara pontificale aveva scritto sul frontale in lettere<br />

d’oro: MYSTERIUM. E che poi, essendo stata rifatta <strong>la</strong> tiara da Giulio, al posto di MYSTERIUM, c’era scritto il suo nome<br />

in lettere di diamanti, JULIUS PONTIFEX MAXIMUS. François Le Moyne e Brocard assicurarono ugualmente, in base a<br />

testimoni ocu<strong>la</strong>ri, che fu Giulio III che fece sparire questa iscrizione. Vedere Vitringa, Daubuz e il vescovo Newton”<br />

Cit. da L. Gaussen, o.c., t. I, Paris 1850, nota f, pp. 438,439.<br />

75 Babilonia non era so<strong>la</strong>mente <strong>la</strong> capitale del traffico, ma anche dei culti: “Esistono in complesso a Babilonia 53<br />

templi dei grandi dèi; 55 cappelle di Marduk; 300 cappelle per le divinità del<strong>la</strong> Terra; 600 per le divinità del cielo. 180<br />

altari per <strong>la</strong> dea Ishtar; 180 per gli dèi Nergal e Adab e 12 altri altari per i vari dei”. Simile politeismo con tanti culti e<br />

riti, che giungevano fino al<strong>la</strong> prostituzione palese, dovevano avere conferito al<strong>la</strong> città, secondo i nostri odierni<br />

concetti, un aspetto addirittura da fiera annuale. - Agli ebrei in esilio le abominevoli tentazioni e seduzioni che a<br />

Babilonia facevano parte del<strong>la</strong> vita quotidiana rimasero impresse indelebilmente nel<strong>la</strong> memoria. Attraverso i secoli,<br />

fino ai tempi di Cristo, <strong>la</strong> metropoli lussuosa fu per loro Babilonia <strong>la</strong> grande, <strong>la</strong> madre delle meretrici e delle<br />

abominazioni del<strong>la</strong> terra (Apocalisse 17:5). Il concetto di “Babilonia peccaminosa è nel vocabo<strong>la</strong>rio di tutte le lingue”<br />

KELLER W., La Bibbia aveva ragione, t. II, ed. Garzanti, Mi<strong>la</strong>no, pp. 267,268.<br />

76 Vedere Isaia 2:2-4; Geremia 50 e 51.<br />

77 AUBERLEN Karl, Le prophète Daniel et l’Apocalypse de S. Jean, Lausanne 1880, p. 301.<br />

766<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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