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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 11<br />

1084<br />

LE SETTE TROMBE<br />

Apocalisse VIII:2-IX:21; XI:15-19<br />

In diverse occasioni, spiegando il testo dell’Apocalisse, abbiamo riportato le espressioni<br />

con le quali i commentatori hanno presentato le difficoltà del testo. Degli autori avrebbero<br />

preferito non commentare un certo capitolo, per altri un determinato testo era <strong>la</strong> croce dei<br />

teologi, e altri ancora hanno usato espressioni simili per <strong>la</strong> complessità incontrata. Malgrado<br />

questo, crediamo che le spiegazioni che abbiamo dato allo scritto apostolico, anche se non<br />

accettate, siano comunque valide, presentandosi con argomentazioni sia esegetiche sia<br />

storiche. Riteniamo utile ribadire che quanto abbiamo riportato ha una sua struttura che è stato<br />

condiviso nel tempo.<br />

Per quanto riguarda le sette trombe, crediamo di essere di fronte a due capitoli<br />

dell’Apocalisse che, se si esclude l’interpretazione ormai storica tradizionale che ha visto <strong>la</strong><br />

sua origine nell’VIII secolo, quando i Saraceni padroneggiavano <strong>la</strong> Spagna, le altre<br />

spiegazioni non sono molto illuminanti. Il monaco Beatus fu il primo ad applicare il capitolo 9<br />

ai turchi. Successivamente questo pensiero è stata condiviso, soprattutto nel passato, da un<br />

consistente numero di studiosi. (Vedere Appendice n. 14, Tavo<strong>la</strong> n. 19). Questa spiegazione,<br />

sempre più contestata, non ci sembra che abbia di fronte a sé una linea di pensiero che unisca<br />

diversi studiosi. Sembra di trovarsi su un terreno dove ognuno dice quello che vuole. <strong>Quando</strong><br />

si leggono queste spiegazioni con una certa distanza dal testo biblico sembrano valide, ma, al<br />

confronto con le parole di Giovanni, quanto viene detto <strong>la</strong>scia molto perplessi. Diversi<br />

commentari si limitano a parafrasare il testo biblico, altri danno via libera al<strong>la</strong> propria<br />

immaginazione e quindi si può riscontrare che ciò che uno nega un altro approva; altri ancora,<br />

ed è <strong>la</strong> cosa migliore, mettono le espressioni dell’apostolo in re<strong>la</strong>zione a quanto i profeti<br />

dell’Eterno hanno detto nei loro scritti. Ci sembra comunque di avvertire un disagio di fronte<br />

a questa porzione del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> di Dio. Dai commentatori cogliamo dei frammenti, delle<br />

riflessioni interessanti, ma che non soddisfano l’intensità che scaturisce dal testo.<br />

Alcuni studiosi hanno scritto <strong>la</strong> loro perplessità nei termini che seguono.<br />

A. Pieters nel 1950 diceva: «Se tu mi chiedi cosa significa tutto questo, e aspetti che io sia<br />

capace di indicare qualcosa nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> che corrisponda al<strong>la</strong> montagna che brucia buttata nel<br />

mare, al<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> cadente chiamata “Assenzio”, alle locuste del pozzo, o al<strong>la</strong> terribile cavalleria<br />

che corre dall’Eufrate, io non posso rispondere. Mi dispiace deludere i miei lettori e mi spiace<br />

apparire così ignorante, ma in realtà non so che cosa queste cose significhino. Io non so dire<br />

cosa debbano significare questi dettagli. Possono avere un significato che probabilmente <strong>la</strong><br />

prima chiesa capiva meglio di noi, benché non ci sia ancora nessuna prova del<strong>la</strong> loro<br />

spiegazione. Per me essi non hanno nessun significato, e io sono confortato nel trovare questa<br />

mia stessa posizione in eccellenti compagni come Alford, Swete ed altri, che apertamente<br />

confessano che non possono interpretarli, o silenziosamente passano sopra. Alford scrive: “Io<br />

non ho mai visto... un’interpretazione di questi partico<strong>la</strong>ri in modo approssimativo e<br />

verosimile se non da qualcuno che non sia obbligato a forzare il pieno senso delle parole, o<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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