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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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Realizzata nell’Emanuele<br />

«L’arca è il tipo eccelso di Cristo nel tabernacolo». 189<br />

Fatta di legno di Sittim e ricoperta d’oro, rappresenta <strong>la</strong> natura umana rivestita del<br />

Signore del<strong>la</strong> divinità. Rappresenta Colui che sarebbe dovuto venire per confermare<br />

<strong>la</strong> legge e fare il nuovo patto che consiste nello scrivere nel cuore dell’uomo i<br />

comandamenti di Dio. Cristo, come l’arca, ha <strong>la</strong> legge di Dio in sé ed è venuto per<br />

fare <strong>la</strong> sua volontà. Il coperchio dell’arca, il propiziatorio, d’oro massiccio, era ciò<br />

che copriva, nascondeva <strong>la</strong> legge trasgredita, e che accusava di peccato. Su di esso<br />

veniva sparso il sangue nel giorno del<strong>la</strong> purificazione. Questo coperchio, ebraico<br />

kapporets, greco i<strong>la</strong>sterios, viene anche tradotto propiziatorio per il rito di<br />

purificazione che il sacerdote compie; ess è posto tra <strong>la</strong> gloria di Dio e <strong>la</strong> sua santa<br />

legge. Collocato nel luogo santissimo e messo in re<strong>la</strong>zione con il peccato commesso<br />

dal popolo, infrangendo <strong>la</strong> legge, e per il quale si è offerto il sacrificio, acquista il<br />

senso di cancel<strong>la</strong>re il peccato. 190 Nel Nuovo Testamento il verbo che deriva da questa<br />

paro<strong>la</strong> si presenta due volte: nel vangelo di Luca in cui il pubblicano chiede a Dio:<br />

«Sii propizio verso di me», cioè perdonami, e nel<strong>la</strong> lettera agli Ebrei: «Per compiere<br />

l’espiazione dei peccati del popolo». 191<br />

Ci sono differenti nozioni di espiazione. Il pensiero pagano vede nell’espiazione<br />

l’azione dell’uomo per p<strong>la</strong>care <strong>la</strong> divinità. «Gli dèi sono irritati: bisogna calmarli.<br />

Questo avviene infliggendo una pena a se stessi o immo<strong>la</strong>ndo qualcuno agli dèi...<br />

L’uomo (in questo caso è) l’autore del<strong>la</strong> riconciliazione; questa si ottiene agendo sulle<br />

disposizioni divine. - In secondo luogo abbiamo l’idea corrente di riparazione per<br />

mezzo del<strong>la</strong> sofferenza ... il soggetto è l’uomo. Infine noi abbiamo l’idea biblica di<br />

espiazione. Non si tratta più di cercare qui l’uomo come soggetto. Dio è l’agente nel<br />

kipper. - L’espiazione parte da Dio. È per questo che Paolo ci mostra Dio come<br />

attivo, come riconciliante e non come colui che si <strong>la</strong>scia riconciliare». 192<br />

Il coperchio dell’arca rappresenta quindi Colui che doveva venire ad essere <strong>la</strong><br />

propiziazione mediante <strong>la</strong> fede nel suo sangue, Colui che doveva venire a coprire,<br />

cancel<strong>la</strong>re il peccato. Questo propiziatorio ci vuole insegnare ancora che <strong>la</strong> salvezza<br />

del mondo non è stata strappata a Dio mediante il sacrificio del Cristo, ma è Lui (Dio)<br />

una c<strong>la</strong>sse di creature a parte che occupano con i serafini (Isaia 6) <strong>la</strong> cima del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> degli esseri: i serafini come i<br />

rappresentanti dell’adorazione celeste: i cherubini, come agenti nel<strong>la</strong> natura, dell’azione onnipotente di Dio. In effetti,<br />

i primi si tengono davanti al trono; questi vo<strong>la</strong>no portando il trono. O i cherubini sono <strong>la</strong> personificazione poetica<br />

delle forze divine che penetrano e vivificano <strong>la</strong> creazione tutta intera. La prima interpretazione pare accordarsi meglio<br />

con il ruolo dei cherubini nel luogo santissimo, <strong>la</strong> seconda, con Salmo 18:10. Ma in entrambi i casi questi esseri sono<br />

sempre in re<strong>la</strong>zione immediata con l’apparizione personale di Dio e funzionano come portatori del<strong>la</strong> sua gloria,<br />

quando si manifesta in mezzo al suo popolo» La Bible Annotée, o.c. - Les Prophètes, t. II, Ezéchiel, Neuchâtel, p. 11.<br />

189 É. Guers, o.c., p. 282.<br />

190<br />

Esodo 29:36.<br />

191<br />

Luca 18:13; ed. Paoline. Ebrei 2:17.<br />

192<br />

NAVILLE Théodore, Les sacrifices lévitiques et l’Expiation, Lausanne 1891, pp. 98,100. Vedere 2 Corinzi 5:18,19;<br />

confr. Colossesi 1:20,22.

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