20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LETTERA ALLE SETTE CHIESE - L’ADORAZIONE A DIO … - I SETTE SIGILLI - LE SETTE TROMBE<br />

Non c’era in Oriente nessun popolo che uguagliasse i turchi nel cavalcare e il cavallo era<br />

considerato il «trono dei tartari».<br />

I colori «fuoco» rosso, «giacinto» blu e «zolfo» giallo li si trovavano nell’uniforme turca.<br />

Le teste di leone, può indicare <strong>la</strong> loro impetuosità. L’uscita del fuoco dalle loro bocche è una<br />

descrizione figurata delle loro armi con <strong>la</strong> polvere da sparo. Il potere espresso dalle code di<br />

cavallo, può rappresentare l’insegna dell’autorità presso i turchi osmanli. Era fissata nel<strong>la</strong><br />

parte terminale del<strong>la</strong> <strong>la</strong>ncia con una pal<strong>la</strong> d’oro. La gerarchia era rappresentata dal numero (1-<br />

3) delle code.<br />

Il Vulliet scrive che i turchi «non erano motivati nelle loro spedizioni né dal<strong>la</strong> gloria, né<br />

dall’onore, ma dall’amore del<strong>la</strong> distruzione e del saccheggio». Il saccheggio di Costantinopoli<br />

divenne proverbiale. I massacri caratterizzarono le conquiste nell’Europa dell’Est e nel<br />

Mediterraneo.<br />

In diversi modi si è calco<strong>la</strong>ta, in chiave profetica, l’espressione del versetto 15: «Quell’ora,<br />

quel giorno, mese ed anno». Un’«ora» = giorni 15 (ventiquattresima parte di un giorno/anno,<br />

cioè un anno = 360 giorni : 24 = 15 giorni), «giorno» = un anno, «mese» = 30 anni, «anno» =<br />

360 giorni/anni; (360 + 30 + 1) 391 anni e 15 giorni. Fu George DOWNHAM, nel 1603, che per<br />

primo comprese questa espressione per 391 anni; mentre nel 1684, Thomas BEVERLEY, per <strong>la</strong><br />

prima volta, propose <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “ora” per il corrispondente tempo profetico di quindi giorni.<br />

- 1062 + 391 = 1453;<br />

- 1452 + 391 = 1844. Nel 1795 per <strong>la</strong> prima volta E.W. WHITAKER fa iniziare questo<br />

periodo profetico nel 1453 e lo fa scadere nel 1884. Per <strong>la</strong> prima volta fu il vescovo<br />

George DOWNHAM a comprendere <strong>la</strong> suddetta espressione in 391 anni che ha datato dal ;<br />

- 1449-1840. Il millerita Josiah Litch nel 1838 dichiarava che, nel mese di agosto<br />

1840, l’impero ottomano sarebbe caduto (LITCH Josiah, The Probability of the Second<br />

Coming of Christ About a.D. 1843, p. 157): 1449 + 391 = 1840. Quanto previsto si è<br />

realizzato.<br />

Questo periodo inizia al<strong>la</strong> morte di Giovanni Paleologo, il penultimo imperatore greco di<br />

Costantinopoli, nel 1449. In quel tempo i resti dell’impero sono in uno stato pietoso a causa<br />

dei turchi, del<strong>la</strong> debolezza dei greci e dal<strong>la</strong> divisione del<strong>la</strong> famiglia imperiale che rendeva<br />

ancor meno stabile il potere. Dei quattro fratelli dell’imperatore che non aveva <strong>la</strong>sciato figli, i<br />

due maggiori Costantino e Demetrio si contendevano il trono. Il popolo sosteneva Costantino<br />

che considerava più onesto e nobile. Si ridusse al<strong>la</strong> vergogna di andare presso il sultano<br />

Amurat II di fatto considerato come arbitro e signore dei destini dell’impero. Sebbene<br />

accomiatasse Costantino con regali per l’onore che gli aveva accordato, pronunciò anche un<br />

presagio nel quale diceva che i greci sarebbero <strong>diventa</strong>ti schiavi dei turchi e che già disponeva<br />

del<strong>la</strong> corona imperiale come di un dono che gli apparteneva (Vedere P. Louis MAIMBOURG,<br />

Histoire du schisme des Grecs, t. II, Paris 1678, pp. 411,412). Ciò avvenne il 27 luglio 1449.<br />

Quattro anni dopo Costantinopoli cambiò imperatore. Il trono veniva occupato dai sultani<br />

dell’impero ottomano.<br />

Dopo aver trattato da pari a pari nel XV e XVI secolo con Carlo V e Francesco I, e dopo<br />

aver esteso le proprie conquiste in Europa fino alle mura di Vienna, con Solimano il Grande si<br />

segna l’apogeo del<strong>la</strong> potenza e del<strong>la</strong> gloria turca, che da quel momento comincia anche <strong>la</strong><br />

decadenza sotto i colpi ripetuti delle potenze occidentali e del<strong>la</strong> Russia. Il XVIII e XIX secolo<br />

sono funesti per gli Ottomani. Perdono presto <strong>la</strong> più gran parte dei Balcani, indietreggiano in<br />

Egitto, <strong>la</strong> Grecia insorge. Comincia a proporsi <strong>la</strong> questione Medio-Orientale. Intanto nel 1840<br />

il famoso pascià Mehemed Alì, vice re d’Egitto, già in rivolta dal 1831, dopo varie bril<strong>la</strong>nti<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 1099

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!