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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XX<br />

830<br />

«Egli si proporrà di venire con le forze di tutto il suo<br />

regno, ma farà un accomodamento con il re del<br />

mezzogiorno, e gli darà 1a figlia per distruggergli i1 regno;<br />

ma il piano non riuscirà, e il paese non gli apparterrà». 58<br />

«Antioco dovette rinunciare al suo progetto di attaccare apertamente l’Egitto,<br />

perché temeva l’intervento dei Romani, e fece ricorso all’astuzia. Concluse <strong>la</strong> pace<br />

con <strong>la</strong> condizione che Cleopatra, sua figlia, sposasse il giovane Tolomeo; essa gli<br />

portò in dote <strong>la</strong> Palestina, cioè l’oggetto conteso tra i due re. La sua intenzione,<br />

trattando questa alleanza, era di avere un piede in Egitto e di far nascere un’occasione<br />

propizia per rendersi padrone del regno, ciò che indicano le parole: “e gli darà <strong>la</strong><br />

figlia per distruggerlo (rovinarlo)”. “Ma il piano non riuscirà”. Lo stratagemma non<br />

riuscì, e il paese non fu suo. Cleopatra, prendendo il partito di suo marito piuttosto<br />

che quello di suo padre, fece sfumare il piano che quest’ultimo aveva ideato». 59<br />

A critica di queste considerazioni diciamo che, se è vero che <strong>la</strong> Palestina era stata ereditata da Antioco, è<br />

altrettanto vero che essa ha costituito nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> dei regni del Nord e del Sud il pomo del<strong>la</strong> discordia e quindi era una<br />

eredità da rivendicare continuamente.<br />

W. Shea rileva che, sebbene <strong>la</strong> traduzione «contro» sia comunemente usata, l’espressione ebraica ‘el, ha valore di<br />

“a” o “verso”, “fino a”, o come specifica al versetto 30, “da”, “in”, “con”. In altre parole, quando <strong>la</strong> diplomazia di<br />

Roma si incontrò con Antioco IV al suo ritorno dall’Egitto, non andò con tutte le sue forze. Era una missione<br />

diplomatica. Quindi Roma non andò “contro” di lui, ma “verso” lui (o.c., p. 188).<br />

La differenza è sottile, ma riteniamo che questo “verso” con significato non di scontro, sarebbe <strong>diventa</strong>to “contro”<br />

se Antioco non avesse accettato le condizioni uni<strong>la</strong>terali che gli venivano offerte. Come abbiamo presentato sopra,<br />

non pensiamo che qui si parli di Roma.<br />

58<br />

Daniele 11:17.<br />

59<br />

La Bible Annotée, o.c., p. 324.<br />

Versetto 17. «Pompeo e Giulio Cesare in Egitto». «I re d’Egitto pagavano ingenti somme a Roma per poter<br />

conservare il titolo. Nel 51 a.C. il re Auleto morì <strong>la</strong>sciando il trono al figlio Denis e al<strong>la</strong> figlia Cleopatra, che<br />

dovevano sposarsi e regnare assieme. Pompeo fu nominato tutore dei due giovani e, fuggendo davanti a Cesare, fu<br />

assassinato per ordine del giovane re. Sostituito da Giulio Cesare, volle rego<strong>la</strong>re il conflitto tra il fratello e <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong>.<br />

Ma, sedotto dal<strong>la</strong> bellezza di Cleopatra, ne sposò <strong>la</strong> causa combattendo contro Tolomeo e il suo partito. Dopo aver<br />

corso dei grandi pericoli a causa dei pochi soldati che l’accompagnavano, Cesare finì per trionfare e pacificò l’Egitto<br />

(47).... Cleopatra seguì Cesare a Roma, ma lei non fu per lui; poiché non tardò ad abbandonarlo e a unirsi ad Antonio»<br />

J. Vuilleumier, o.c., pp. 320,321.<br />

«Egli si proporrà di venire con tutte le forze di tutto il suo regno...». Per W. Shea, questa frase presenta una<br />

descrizione di movimento che va oltre <strong>la</strong> Giudea, una campagna militare in un’altra terra. Questo versetto non presenta<br />

<strong>la</strong> venuta di Roma in Giuda, che aveva di già presentato al versetto precedente. Roma aveva già conquistato il nord,<br />

ora si estende verso il sud, l’Egitto, che era formalmente incorporato nell’Impero Romano fin dal tempo di Ottaviano<br />

nel 30 a.C., anche se già Giulio Cesare entrò in Egitto nel 48 a.C. estendendovi gli interessi di Roma. È interessante<br />

osservare che l’Egitto viene messo in re<strong>la</strong>zione con Roma dal tempo di Pompeo ucciso da un funzionario di Tolomeo.<br />

Se il versetto 16 si riferisse a Pompeo, che ha portato Roma ad estendere <strong>la</strong> sua influenza sul “Paese splendido” e che<br />

aveva condotto l’azione in Egitto, allora <strong>la</strong> prossima figura sul<strong>la</strong> scena profetica è Giulio Cesare, <strong>la</strong> cui opera è<br />

descritta nei versetti 17-19 (o.c., p. 189).<br />

«E gli darà <strong>la</strong> figlio<strong>la</strong> per distruggergli il regno». Per W. Shea è <strong>la</strong> notoria alleanza Giulio Cesare - Cleopatra, che<br />

gli diede <strong>la</strong> figlia Cesariana. Cleopatra seguì Giulio Cesare a Roma come moglie, ma appena venne assassinato rientrò<br />

subito in Egitto per proteggere il suo trono. <strong>Quando</strong> Ottaviano giunse in Egitto si suppone che sia stato ucciso da un<br />

morso di una vipera. In questo senso il paese non gli apparterrà (o.c., p. 189).<br />

Questa spiegazione presuppone che il versetto 16 sia stato accettato in questa prospettiva, ma anche con questa<br />

spiegazione si deve dire che l’Egitto era già sotto Roma.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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