20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

IL GIORNO DEL SIGNORE<br />

Nell’Antico Testamento a diverse riprese i profeti hanno annunciato il giorno del<br />

Signore 24 e quel giorno è terribile per i nemici di Dio, ma “se il popolo è fedele, il<br />

giorno che si prefigura all’orizzonte, nel futuro, è carico di speranza... Avremmo<br />

pertanto torto se non vedessimo nei profeti che degli annunciatori di catastrofi. In<br />

effetti, come l’insieme del loro messaggio, <strong>la</strong> loro nozione del Giorno è ambivalente.<br />

Esso comporta due aspetti ugualmente essenziali, l’uno di giudizio, di castigo,<br />

pronunciato contro tutti i nemici dei disegni di Dio; l’altro di salvezza, accordato da<br />

Dio al suo popolo... Il giorno sarà per Israele un giorno di distretta, ma Israele sarà<br />

liberato. 25 Questo giorno sarà per le nazioni straniere un giorno di castigo, 26 ma ciò<br />

preluderà al<strong>la</strong> liberazione d’Israele e al<strong>la</strong> salvezza dei pagani convertiti. 27 Così nel<br />

tema del giorno si trovano riunite le due facce dell’escatologia; lo sterminio e <strong>la</strong><br />

punizione degli uni assicura <strong>la</strong> liberazione e <strong>la</strong> felicità degli altri”. 28<br />

I a chiesa, Efeso: “Ravvediti... se no io vengo a te” 2:5;<br />

II a chiesa, Smirne: “Resta fedele fino al<strong>la</strong> morte ed io ti darò <strong>la</strong> corona del<strong>la</strong> vita” 2:10;<br />

III a chiesa, Pergamo: “Ravvediti... se no verrò tosto a te” 2:16;<br />

IV a chiesa, Tiatiri: “Tenetelo stretto finché io venga” 2:25;<br />

V a chiesa, Sardi: “Verrò come un <strong>la</strong>dro” 3:3;<br />

VI a chiesa, Fi<strong>la</strong>delfia: “Vengo tosto” 3:11;<br />

VII a chiesa, Laodicea: “Ecco, io sto al<strong>la</strong> porta” 3:20.<br />

Il capitolo 6 ci presenta Dio sul trono. L’apertura del libro con i sigilli ci ricordano quel giorno:<br />

I sigillo: “Fino a quando... indugerai a fare giustizia” 6:10;<br />

II sigillo: “È venuto il grande giorno del<strong>la</strong> sua ira” 6:17.<br />

Con il suonare del<strong>la</strong> VII tromba l’impero del mondo è passato al Signore nostro (11:15).<br />

Il primo messaggio di Apocalisse 14 ricorda che è venuta l’ora del suo giudizio (versetto 7) e dal versetto 14<br />

Giovanni presenta il Cristo che ritorna incoronato e con in mano una falce tagliente.<br />

In occasione del<strong>la</strong> VI piaga c’è l’esortazione del Signore al<strong>la</strong> sua Chiesa: “Ecco, io vengo come un <strong>la</strong>dro” 16:15.<br />

Dopo il giudizio su Babilonia si ricorda che: “Sono giunte le nozze dell’Agnello” 19:7.<br />

Al ritorno del Signore descritto su un cavallo bianco e seguito dai suoi angeli su altrettanti cavalli, c’è l’invito<br />

dell’angelo a tutti gli uccelli del cielo per il gran convito di Dio (19:17).<br />

Nello stesso epilogo dell’Apocalisse <strong>la</strong> nota dominante è il giorno del ritorno di Cristo: “Ecco io vengo presto”<br />

22:7; “Lo Spirito e <strong>la</strong> donna dicono: “Vieni”” 22:17; “Chi fa questa dichiarazione dice: “Sì vengo tosto”. “Amen!<br />

Vieni, Signore Gesù”” 22:20.<br />

24<br />

Gioele 2:1; Sofonia 1:14; Amos 5:18.<br />

25<br />

Geremia 30:5-8.<br />

26<br />

Isaia 13:6-9; Geremia 46:10; Isaia 34:8.<br />

27<br />

Isaia 11:10; 12:1; 30:26; 21:1-4.<br />

28 a<br />

GRELOT Pierre, Sens chrétien de l’Ancien Testament, 3 ed., Paris 1962, p. 350.<br />

Riepiloghiamo quanto detto con le parole di Jacques DOUKHAN: “I cristiani che leggono questo testo pensano<br />

immediatamente al<strong>la</strong> domenica. Ma si dimentica che è un giudeo che par<strong>la</strong>, nutrito dalle Scritture ebraiche e ben<br />

radicato nel<strong>la</strong> religione dei suoi padri. Inoltre l’espressione “giorno del Signore” per indicare <strong>la</strong> domenica non è<br />

attestata nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> prima del<strong>la</strong> fine del II secolo; e anche allora, si presenta so<strong>la</strong>mente in qualche occasione negli<br />

scritti dell’epoca con una valenza controversa.<br />

È ragionevole pensare che il “giorno del Signore” di cui par<strong>la</strong> Giovanni si applichi al sabato, che è anche<br />

chiamato, nelle Scritture ebraiche, “giorno del Signore” (o “giorno d’Adonai”) (vedere Esodo 20:10; Levitico 23:3;<br />

Deuteronomio 5:14). Inoltre, l’Apocalisse è caratterizzata dal numero 7 rendendo verosimile questa evocazione del<br />

sabato, settimo giorno, in testa al libro, come per dargli il tono. Questa interpretazione si giustifica inoltre dal fatto che<br />

il sabato introduce il ciclo delle feste giudaiche che strutturano tutto il libro, seguendo con precisione <strong>la</strong> lista data nel<br />

libro del Levitico al capitolo 23. Vedere Appendice n. 10, p. 1054 e seg.<br />

È molto probabile che Giovanni si riferisca nello stesso tempo all’altro “giorno del Signore”, al yom Yhwh dei<br />

profeti ebraici, con il quale indicano ugualmente, nell’Antico Testamento, il giorno del giudizio di Dio e del<strong>la</strong> sua<br />

venuta al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> umana.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 875

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!