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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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Spagna, Portogallo. Chi oggi potrebbe dire di discendere da un romano anziché da un<br />

goto? Daniele presenta questi due poteri: politico e religioso. Infatti, spesso i figli di<br />

uno stesso padre hanno occupato l’uno il trono del re e l’altro quello del papa, l’uno il<br />

comando dell’esercito, l’altro <strong>la</strong> guida del convento; l’uno avente l’autorità del<br />

magistrato; l’altro quel<strong>la</strong> del prete; l’uno capitano, e l’altro vescovo. Gli interessi dei<br />

fratelli però non erano gli stessi e non hanno fatto altro che dividerli. Questi due<br />

poteri indipendenti e in opposizione trovano un’intesa, una alleanza di comodo di<br />

fronte a un pericolo comune, ma, passato questo, pur provenendo dallo stesso ceppo<br />

si combattono, o nel migliore dei casi rimangono semplicemente divisi.<br />

L’interdipendenza tra religione e politica con Costantino finì. «Nell’Impero Romano,<br />

dando ai sacerdoti un potere costituzionale, sostenendoli con <strong>la</strong> spada dei principi,<br />

stabilendo come legge universale per tutta l’Europa che si pagasse a loro <strong>la</strong> decima, si<br />

è sempre dappertutto proc<strong>la</strong>mata <strong>la</strong> separazione del<strong>la</strong> Chiesa dallo Stato. Essi sono<br />

dunque stati separati senza essere separati, associati senza essere associati, uniti e<br />

disuniti, dipendenti ed indipendenti». 118<br />

Come abbiamo detto, con <strong>la</strong> caduta dell’impero, con l’inizio delle dita, le invasioni<br />

barbariche divisero l’impero ma <strong>la</strong> situazione politico-religiosa non cambiò; il ferro,<br />

potere politico, coesistette con l’argil<strong>la</strong> del vasaio, potere religioso, cioè con <strong>la</strong> chiesa<br />

corrotta che corrompe i costumi. I Barbari, pur dividendo l’impero, ne assorbirono gli<br />

usi, <strong>la</strong> religione, il culto, le leggi, <strong>la</strong> lingua, facendo sì che essi continuassero il quarto<br />

impero sotto una forma nuova. Del resto, come riconosce anche l’abate Fabre<br />

d’Envieu: «Il periodo dei dieci regni è una delle fasi del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> dell’Impero<br />

Romano, e... i dieci regni saranno un seguito di questo impero fino al<strong>la</strong> fine dei<br />

secoli». 119 In Roma coesiste: «<strong>la</strong> Roma antica, <strong>la</strong> Roma del Medio Evo e del<br />

Rinascimento e <strong>la</strong> Roma moderna». 120 La Chiesa dei barbari si chiama <strong>la</strong> Santa Chiesa<br />

<strong>la</strong>tina; <strong>la</strong> loro religione: <strong>la</strong> santa religione romana; il loro impero: il santo romano<br />

impero o impero dei <strong>la</strong>tini; <strong>la</strong> loro lingua: <strong>la</strong> santa lingua <strong>la</strong>tina, e <strong>la</strong> loro <strong>storia</strong>: <strong>la</strong><br />

<strong>storia</strong> del<strong>la</strong> Chiesa.<br />

Qualsiasi libro di <strong>storia</strong> presenta l’attività dell’argil<strong>la</strong> melmosa di vasaio con il<br />

ferro e ciò che essi hanno causato al<strong>la</strong> nostra vecchia Europa!...<br />

In una sa<strong>la</strong> del Vaticano, dove i dipinti rievocano i trionfi del papato sulle varie<br />

potenze, sono stati esposti due quadri di Raffaello. Nel primo si vede il grande<br />

imperatore Giustiniano seduto sul suo trono e nel quadro a fianco l’altro imperatore, il<br />

papa Gregorio IX, egli stesso seduto sul suo trono. Ai piedi dell’imperatore un<br />

giureconsulto è in ginocchio, ai piedi del pontefice, nel<strong>la</strong> stessa posizione, c’è un<br />

avvocato conci<strong>storia</strong>le. L’imperatore e il papa tengono in mano un libro che porgono<br />

agli uomini inginocchiati. Questi due libri sono: uno il codice civile romano che ha<br />

retto fino a non molto tempo fa l’impero nel “suo ferro”, e l’altro è il codice<br />

ecclesiastico romano che ha retto fino a non molto tempo fa l’impero nel<strong>la</strong> “sua<br />

argil<strong>la</strong> di vasaio”.<br />

Il vescovo Doellinger così riassume <strong>la</strong> politica dell’argil<strong>la</strong> in Italia: «La politica<br />

118 L. Gaussen, idem, pp. 179, 180.<br />

119 J. Fabre d’Envieu, o.c., t. II, Paris 1891, p. 667.<br />

120 LANFREY P., Histoire politique des papes, Paris 1860, p. 38.

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