20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DA POTERE RELIGIOSO A POTERE TEMPORALE<br />

Occidente. Fu lui con le sue vittorie del 507 sui Visigoti d’Aquitania, del 532-534 sui Burgundi e del 636 sugli<br />

Ostrogoti di Provenza che fece definitivamente pendere <strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncia dal<strong>la</strong> parte del cattolicesimo. La vittoria su questi<br />

regni ariani portò al<strong>la</strong> cattolicità vantaggi maggiori di quel<strong>la</strong> riportata su Eruli, Vandali e Ostrogoti di Roma.<br />

Inoltre già dal V secolo l’autorità del vescovo di Roma in Occidente non era contestata, anche se c’erano i<br />

cristiani ariani. Già nel 445, un decreto di Valentiniano ordinò di considerare come legge tutto ciò che veniva sancito<br />

dall’autorità del seggio apostolico. Lo stesso Oriente riconosceva a Roma un primato d’onore.<br />

Sul piano temporale in quel tempo il papato non guadagnava nul<strong>la</strong>, anche se dei papi come Damaso e Ge<strong>la</strong>sio<br />

avevano affermato <strong>la</strong> superiorità del potere spirituale a quello temporale: l’autoritas dei papi, affermava Ge<strong>la</strong>sio nel<br />

494, è superiore al<strong>la</strong> potestas dei re. In germe c’erano le fondamenta del<strong>la</strong> teocrazia pontificia, ma era ancora pura<br />

teoria. La potenza politica del papato in quel tempo era inesistente per alcune ragioni:<br />

a) dopo <strong>la</strong> sconfitta di Odoacre e di Teodorico, Roma venne minacciata dal 568 dai Longobardi, i quali anche se<br />

<strong>diventa</strong>rono cattolici nel 600, pensavano ancora di fare papa un vescovo longobardo.<br />

b) L’Italia del Nord e Roma sono terre dell’impero d’Oriente. Roma aveva come appoggio Belisario, quando questo<br />

gli venne offerto, per contrastare gli Ostrogoti e i Vandali. Questo appoggio però era equivoco perché: quando<br />

Bisanzio era forte, confermava <strong>la</strong> sua autorità su Roma, ostaco<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> sua indipendenza politica; quando era<br />

debole non gli era di aiuto.<br />

c) Il papato, non avendo nessuna base territoriale, non esercitava un potere temporale. La terra è al<strong>la</strong> base stessa<br />

dell’economia e del potere giuridico o politico.<br />

Fu nel<strong>la</strong> metà dell’VIII secolo che il papato si liberò dell’influenza bizantina, si volse verso i Franchi, per ottenere<br />

da loro protezione, aiuto e territori. La potenza politico-temporale dei papi nacque in quel momento.<br />

I tre re che vennero abbattuti furono: il merovingio Childerico III (754), Astolfo il Longobardo (755) e Desiderio<br />

il Longobardo (774).<br />

Primo corno abbattuto: Clodoveo.<br />

Dopo <strong>la</strong> vittoria di Carlo Martello sugli Arabi a Poitiers nel 732, il papa Gregorio III gli manda dei doni e delle<br />

lettere importanti per avere <strong>la</strong> sua alleanza allo scopo di contrastare i minacciosi Longobardi. Carlo, occupato contro i<br />

saraceni, aveva bisogno dell’alleanza dei Longobardi. Il suo successore, il papa Zaccaria, fece <strong>la</strong> pace con loro anche<br />

se fu di breve durata perché il re Astolfo si fece ben presto minaccioso. Nel 751 Astolfo conquistò l’esarcato di<br />

Ravenna e si preparava a far pagare tributi a Roma.<br />

Zaccaria chiese l’appoggio a Pipino il Breve che aveva il potere, ma non il titolo di re che era del debole<br />

merovingio Childerico. Pipino rispose all’invito di Roma facendo una domanda: Bisogna chiamare re chi ha il potere<br />

o colui che non ce l’ha? Il papa rispose accettando l’usurpazione di Pipino e dando origine a una serie di avvenimenti<br />

molto importanti:<br />

1. Nel 751 il legato pontificio di Bonifacio consacrava re Pipino, conferendo al<strong>la</strong> cerimonia un prestigio quasi<br />

sacerdotale. Il re <strong>diventa</strong>va l’unto di Dio, novello Davide.<br />

2. Nel 754 il papa Stefano riconfermava il gesto estendendolo a tutta <strong>la</strong> famiglia e scomunicava tutti coloro che<br />

avrebbero rifiutato di riconoscere Pipino come il re scelto da Dio.<br />

3. Pipino con l’aureo<strong>la</strong> conferitagli dal papa, patrizio dei romani, abbatteva il legittimo re relegandolo nell’abbazia di<br />

Saint Bertin a finire i suoi giorni. Si compie l’alleanza del trono con l’altare.<br />

Secondo corno abbattuto: Astolfo.<br />

Pipino scese in Italia nel 755 e nel 756 per riportare Astolfo al<strong>la</strong> ragione e prendergli una parte del suo territorio.<br />

Lo destituì nominandogli come successore Desiderio che prometteva di essere più docile.<br />

Nel 754 Pipino aveva promesso al papa di restituirgli dei territori. Con <strong>la</strong> restituzione dei territori, il sovrano<br />

accettava il documento del<strong>la</strong> falsa donazione di Costantino. Nello stesso anno il papa veniva accolto da Pipino a<br />

Ponthion ed il sovrano camminava davanti al vescovo di Roma tenendo le briglia del cavallo facendogli da scudiero,<br />

esprimendo così di considerarsi vassallo del papa, come attestava <strong>la</strong> falsa donazione.<br />

Pipino si comportava secondo le norme previste dalle Decretali di Costantino e così riconosceva giusto che i<br />

pontefici “ottengano da noi (sovrani, imperatori) una potenza sovrana superiore a quel<strong>la</strong> che possiede quaggiù <strong>la</strong><br />

nostra benevo<strong>la</strong> Sovranità imperiale”. Le pretese pontificie venivano così ad essere confermate. Costantino inoltre<br />

decretava che “il pontefice avrà il primato sulle quattro principali sedi di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme e<br />

Costantinopoli, e così anche su tutte le altre chiese di Dio nell’universo intero”. La preminenza del papa in Occidente<br />

era sottintesa, ma le false decretali elevavano il papa al<strong>la</strong> direzione assoluta ed universale del<strong>la</strong> chiesa.<br />

Costantino dichiarava che: “Affinché il prestigio del pontificato non diminuisca, ma al contrario sia ancora più<br />

risplendente del<strong>la</strong> dignità dell’Impero... noi concediamo ed abbandoniamo al beato Silvestro nostro padre, papa<br />

universale, non soltanto il nostro pa<strong>la</strong>zzo del Laterano, ma anche <strong>la</strong> città di Roma e tutte le province e città dell’Italia<br />

e delle regioni occidentali, perché egli e i suoi successori le posseggano” PACARE, La Théocratie, Paris 1957, p. 232.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 239

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!