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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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LA CHIESA DI DIO ATTRAVERSO I SECOLI<br />

La corona è il segno del<strong>la</strong> vittoria. La Chiesa viene raffigurata di già pervenuta al<strong>la</strong><br />

regalità non per <strong>la</strong> sua propria forza, ma per quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> potenza celeste che l’avvolge<br />

con <strong>la</strong> sua luce.<br />

Il numero dodici ricorda le dodici tribù d’Israele, e i dodici apostoli che sono gli<br />

eredi spirituali dei figli di Giacobbe, fondatori e continuatori del nuovo Israele. È il<br />

segno dell’antico patto che continua rinnovato nel nuovo, raffigurato nel<strong>la</strong> sua<br />

perfezione.<br />

Nel momento storico in cui si passa dal<strong>la</strong> vecchia al<strong>la</strong> nuova alleanza questi<br />

simboli ci descrivono <strong>la</strong> grande unità che esiste tra i due patti e <strong>la</strong> loro continuità<br />

storica e organica attraverso i secoli.<br />

“El<strong>la</strong> era incinta e gridava nelle doglie tormentose del parto”.<br />

I dolori del parto che Giovanni qui descrive sono quelli che menzionerà più avanti<br />

par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> nascita di Gesù 34 ma sono anche le tribo<strong>la</strong>zioni sopportate dal<strong>la</strong> Chiesa<br />

di Cristo durante il ministero del Signore sul<strong>la</strong> terra e quello degli apostoli e dei<br />

testimoni di ogni tempo, pur di far accettare, o meglio, dare al<strong>la</strong> luce <strong>la</strong> nuova<br />

speranza, il vero Liberatore. L’apostolo Paolo scrive ai Ga<strong>la</strong>ti: “Figlioli miei, per i<br />

quali io sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi”, e ai Corinzi<br />

ricorda: “Sono io che vi ho generati in Cristo, mediante l’Evangelo”. 35<br />

Diceva nel III secolo Ippolito di Roma: “Essa prova i dolori tormentosi del parto,<br />

perché <strong>la</strong> Chiesa non cessa di generare dal suo cuore il Verbo, che è perseguitato in<br />

questo mondo dagli infedeli” e Berengario nell’XI secolo: “La donna è <strong>la</strong> Chiesa, che<br />

grida per <strong>la</strong> predicazione e che genera con il battesimo”. 36<br />

Concludendo questo primo quadro, diciamo che questi due versetti presentano il<br />

passato, il presente e il futuro del<strong>la</strong> Chiesa, usando una forma retorica che anticipa i<br />

fatti del futuro per una più chiara comprensione del tutto.<br />

Secondo quadro: il dragone<br />

“E apparve un altro segno nel cielo; ed ecco un grande<br />

dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle<br />

teste sette diademi. E <strong>la</strong> sua coda trascinava <strong>la</strong> terza parte<br />

delle stelle del cielo e le gettò sul<strong>la</strong> terra. E il dragone si<br />

fermò davanti al<strong>la</strong> donna che stava per partorire, al fine di<br />

divorarne il figlio quando l’avrebbe partorito. Ed el<strong>la</strong><br />

partorì un figlio maschio che ha da reggere tutte le nazioni<br />

accordarono per <strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> bandiera fu l’8 dicembre 1955. Marchal, fautore dell’unificazione europea, disse: “Ma<br />

sembra proprio <strong>la</strong> bandiera dell’Immaco<strong>la</strong>ta!”. Riportato da Pietro MANTERO, Il grande libro delle profezie, Udine<br />

1994, p. 107.<br />

34 Apocalisse 12:4,5.<br />

35 Ga<strong>la</strong>ti 4:19; 1 Corinzi 4:15.<br />

36 Mge BOVET François de, L’Esprit de l’Apocalypse, Paris 1840, pp. 42, 776.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 311

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