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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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DA POTERE RELIGIOSO A POTERE TEMPORALE<br />

lui, questi gli avrebbe facilmente potuto sollevare contro tutto il paese e rendergli<br />

impossibile il reggersi a lungo in Italia. Ma finché durava <strong>la</strong> lotta religiosa fra Roma e<br />

Costantinopoli, il Papa e Odoacre si trovavano dal comune interesse spinti a<br />

sostenersi vicendevolmente”. <strong>Quando</strong> Simplicio muore (2 marzo 483) Odoacre riesce<br />

a far eleggere il suo favorito Felice II che continuava nell’ortodossia. Con questa<br />

azione “Odoacre fece allora un passo falso, dal quale non tardò molto a sentire le<br />

conseguenze... Non era un imperatore, ma un re barbaro ed un ariano. Non poteva<br />

quindi sperare che <strong>la</strong> chiesa romana, sempre gelosa delle proprie prerogative, avrebbe<br />

mai potuto approvare il suo procedere” anche se il nome gli era stato suggerito dal<br />

defunto pontefice. Sebbene il dissenso tra Oriente ed Occidente “era tutto a vantaggio<br />

di Odoacre, l’essersi egli ingerito nel<strong>la</strong> elezione papale aveva seminato nel<strong>la</strong> Chiesa<br />

romana il germe pericoloso d’una profonda diffidenza verso di lui” che divenne così<br />

un personaggio scomodo.<br />

Intanto in Oriente l’imperatore Zenone e Teodorico, re degli Ostrogoti, sono legati<br />

da comuni interessi. Teodorico desiderava occupare il territorio degli Eruli e<br />

governare in Italia in nome di Zenone. All’imperatore faceva comodo allontanare<br />

dall’Oriente gli Ostrogoti che gli davano preoccupazioni e oneri, e in Occidente gli<br />

avrebbero messo a tacere Odoacre che si era reso insopportabile con il suo fare da<br />

sovrano indipendente. Inoltre aveva da parte del barbaro Ostrogoto una promessa di<br />

fedeltà. “A tutto ciò si aggiungeva (a favore di Teodorico) che <strong>la</strong> discordia già<br />

cominciata tra Odoacre ed il Papa aveva indebolito e reso quindi assai meno temibile<br />

il primo”.<br />

Odoacre viene sconfitto <strong>la</strong> prima volta sull’Isonzo presso Aquileia il 28 agosto<br />

489, il mese dopo sull’Adige presso Verona, ripiega quindi al Sud cercando di<br />

assicurarsi le spalle nell’Italia meridionale. “Roma gli chiude le porte in faccia e le<br />

popo<strong>la</strong>zioni italiane gli cominciano a manifestare avversione, in parte per <strong>la</strong> lotta da<br />

lui recentemente sostenuta con <strong>la</strong> Chiesa, in parte per le spoliazioni in numero sempre<br />

maggiore da lui fatte negli ultimi anni, sia per crescenti bisogni, sia per <strong>la</strong> poco<br />

rego<strong>la</strong>re amministrazione”.<br />

“E di tutto ciò <strong>la</strong> Chiesa aveva saputo approfittare, per eccitare contro di lui le<br />

moltitudini, tanto che poco dopo si parlò addirittura d’una generale cospirazione, di<br />

una specie di Vespro siciliano organizzato contro di lui dal clero. (Il primo agosto 490<br />

Odoacre viene nuovamente sconfitto sull’Adda). A favore di Teodorico erano<br />

l’autorità dell’impero e del<strong>la</strong> Chiesa, nonché le popo<strong>la</strong>zioni insorte”.<br />

Odoacre si rifugiò a Ravenna dove subì un assedio di tre anni e nel febbraio del<br />

493 cedette. Dopo aver consegnato il figlio come ostaggio, il 27 febbraio “l’accordo<br />

del<strong>la</strong> resa era definitivamente concluso, per mezzo dell’arcivescovo di Ravenna. Altra<br />

prova anche questa del<strong>la</strong> straordinaria importanza assunta allora dal clero e quindi<br />

dal<strong>la</strong> Chiesa in tutti gli affari di maggiore gravità”. 55<br />

Odoacre venne ucciso il 15 marzo dopo essere stato invitato ad un solenne<br />

banchetto.<br />

Nel 493 disparve il primo corno: gli Eruli vennero sradicati dal suolo dell’Impero<br />

Romano <strong>la</strong>tino.<br />

55 P. Vil<strong>la</strong>ri, o.c., pp. 132,133,134-136,140,143-144,145.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 235

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