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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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saremo simili a lui, perché lo vedremo come Egli è». Perché come scrive l’apostolo<br />

Paolo: «I1 quale trasformerà il corpo del<strong>la</strong> nostra umiliazione rendendolo conforme al<br />

corpo del<strong>la</strong> sua gloria». «Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l’ultimo<br />

Adamo è spirito vivificante» 165 «I1 testo ebraico del<strong>la</strong> creazione dice: “E l’uomo fu<br />

fatto anima vivente”. Paolo conserva i due termini: l’uomo e Adamo, perché questo<br />

racchiude l’idea di un capospecie. Oltre a questo aggiunge l’espressione protos, primo<br />

in vista dell’antitesi che segue. Il suo scopo è di tracciare nettamente <strong>la</strong> linea che<br />

questo uomo, che non è ancora che il primo e non “uomo definitivo”, non potrà<br />

superare. Questo stato fisico non sarà che un punto di partenza: un nuovo atto<br />

creativo sarà necessario per produrre l’uomo perfetto». 166 Il Cristo è chiamato<br />

Adamo, al fine di caratterizzarlo come capo del<strong>la</strong> razza, non meno del primo. 167<br />

Quindi Paolo prosegue dicendo: «Ciò che è spirituale non viene prima; ma prima ciò<br />

che è naturale; poi viene ciò che è spirituale. - Quale è il terreno, tali sono anche i<br />

terreni: e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato<br />

l’immagine del terreno, così porteremo anche l’immagine del celeste». 168 L’Apostolo<br />

rende sensibile <strong>la</strong> distinzione tra le due economie che ha appena distinto, quel<strong>la</strong><br />

dell’anima e dello Spirito, tramite il contrasto tra i due capi dell’una e dell’altro; ne<br />

derivano di conseguenza due razze e anche due corpi». 169 Quest’opera creatrice che si<br />

manifesterà nel<strong>la</strong> sua pienezza al ritorno di Cristo Gesù è iniziata dal momento in cui<br />

Gesù, dopo <strong>la</strong> resurrezione, «soffiò su loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo”». 170<br />

Questo soffiare di Gesù per dare lo Spirito Santo era una ripetizione in un altro piano<br />

dell’atto divino al momento del<strong>la</strong> creazione, quando l’Emanuele soffiò nelle narici<br />

dell’uomo un soffio di vita facendolo <strong>diventa</strong>re un’anima vivente. Questo soffio, non<br />

più di vita ma di Spirito Santo, è il simbolo del<strong>la</strong> nuova nascita, <strong>la</strong> nascita mediante lo<br />

Spirito, <strong>la</strong> nuova creazione grazie al<strong>la</strong> quale l’uomo è introdotto nel luogo santissimo<br />

e può così partecipare al<strong>la</strong> «natura divina, dopo essere fuggito dal<strong>la</strong> corruzione»,<br />

come scrive l’apostolo Pietro. 171<br />

165 1 Giovanni 3:2; Filippesi 3:20; 1 Corinzi 15:45.<br />

166 F. Godet, Commentaire I épître aux Corinthiens, p. 414. «L’anima è <strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> personalità che, tramite il corpo,<br />

comunica con il mondo inferiore e, attraverso lo spirito, con Dio all’immagine del quale è stato creato. Dal punto di<br />

vista del<strong>la</strong> Genesi, l’espressione anima vivente indica un punto d’arrivo. Al termine del<strong>la</strong> prima creazione mentre per<br />

l’apostolo Paolo questo termine era un primo stadio, un semplice stato d’attesa. Ecco perché Paolo continua con <strong>la</strong><br />

seconda proposizione. La prima anima (anima vivente) constata una ricchezza, ma anche un vuoto; e questo vuoto è<br />

colmato dal secondo» Idem.<br />

167 «Nello stesso tempo è chiamato l’ultimo. Perché non il secondo, come al v. 47? A causa del soggetto trattato in<br />

questo capitolo, Paolo è preoccupato non del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di Cristo con l’altro Adamo, ma del suo ruolo nei confronti<br />

dell’umanità, del<strong>la</strong> missione che ha ricevuto per condur<strong>la</strong> allo stato definitivo» Idem, pp. 415,416. «Il primo uomo per<br />

l’origine terrena del suo corpo è polvere (gr.) e condannato a ritornare in polvere. Il secondo uomo è dal cielo e<br />

comunica ai suoi santi <strong>la</strong> sua natura celeste» L. Bonnet, o.c., t. III, I épître aux Corinthiens, p. 247.<br />

168 1 Corinzi 15:46,48,49.<br />

169 F. Godet, o.c., p. 420.<br />

170 Giovanni 20:22.<br />

171 2 Pietro 1:4.

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