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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 11<br />

24:31; 1 Corinzi 15:52; 1 Tessalonicesi 4:16). Qui in Apocalisse le sette trombe devono<br />

annunciare dei nuovi giudizi di Dio» (BONNET Louis, Le Nouveau Testament, t. IV,<br />

L’Apocalypse, Lausanne 1905, p. 386).<br />

A questi accostamenti dell’uso delle trombe si deve aggiungere che «il suono del<strong>la</strong> tromba<br />

è un segnale di guerra. Le sette trombe corrispondono a sette grandi epoche di guerra che<br />

debbono succedersi fino al ritorno di Gesù Cristo» (ROSSELET d’IVERNOIS C.A., L’Apocalypse et<br />

l’Histoire, t. II, Paris 1878, p. 7). «Le trombe, simbolo del<strong>la</strong> guerra (Numeri 10:9; Geremia<br />

4:19; 1 Corinzi 14:8), ci annunciano che tramite <strong>la</strong> guerra, per diverse guerre successive, Dio<br />

eseguirà i suoi giudizi» (HENRIQUET Alexandre, L’Apocalypse ou Révé<strong>la</strong>tion de Jésus Christ,<br />

Paris 1873, p. 77). «Dando il segnale del<strong>la</strong> distruzione del mondo empio, esse affrettano <strong>la</strong><br />

salvezza e <strong>la</strong> ricompensa dei giusti, <strong>la</strong> realizzazione del regno di Dio… Esse suonano… nel<br />

corso del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> terrestre, dal<strong>la</strong> glorificazione del Cristo fino al<strong>la</strong> fine del mondo… Il suono<br />

dell’ultima coinciderà con <strong>la</strong> fine del mondo; …esse abbracciano tutta l’età del<strong>la</strong> redenzione,<br />

dall’incarnazione dell’Agnello, o dall’ascensione del Cristo» (ALLO Ernest, S. Jean,<br />

l’Apocalypse, 2ª ed., Paris 1921, pp. 105, 106). «Le sette trombe sono destinate ad annunciare<br />

i giudizi di Dio sul popolo in possesso del<strong>la</strong> vera religione» (MÉRAULT Paul, Explication de<br />

l’Apocalypse, rivista dall’abate d’ETÉMARE, manoscritto del<strong>la</strong> Bibliotèque du Protestantisme<br />

français, Paris, p. 328).<br />

H.M. Féret con <strong>la</strong> maggioranza dei commentatori vede che nel<strong>la</strong> letteratura apocalittica le<br />

trombe annunciano sempre il grande giorno di Yahwé, il giudizio che ha come conseguenza <strong>la</strong><br />

fine del male. Ma con questo annuncio è anche inseparabilmente associata <strong>la</strong> liberazione degli<br />

eletti e <strong>la</strong> loro trionfale riunione. Giovanni non è il primo, fra gli autori del Nuovo<br />

Testamento, a presentare il suono delle trombe. C’è un riferimento ad esse nel discorso<br />

escatologico di Gesù (Matteo 24:31) e anche in Paolo (1 Corinzi 15:51; 1 Tessalonicesi 4:15).<br />

Noi siamo così avvertiti che i passi che seguono lo squillo annunciano e riassumono, sotto<br />

differenti simboli e con una diversa intenzione dottrinale, il tema del giusto castigo del quale<br />

abbiamo già avuto una presentazione nel<strong>la</strong> visione dei sette sigilli, nel<strong>la</strong> rappresentazione dei<br />

tre cavalli scuri e nel cataclisma cosmico... Qui c’è un’altra prospettiva, <strong>la</strong> punizione di chi fa<br />

il male e <strong>la</strong> preservazione degli eletti è enfatizzata (FÉRET H.M., The Apocalypse of St. John,<br />

trad. da Elizabeth CORATHIEL, Mary<strong>la</strong>nd 1958, pp. 113,114).<br />

È un angelo a svolgere il ministero sacerdotale davanti all’altare dei profumi e <strong>la</strong>nciare<br />

sul<strong>la</strong> terra dei carboni accesi, quale espressione di giudizio. Questo essere può rappresentare<br />

l’opera del Cristo il cui giudizio contingente, parziale, di richiamo al ravvedimento è preludio<br />

del<strong>la</strong> realtà ultima.<br />

In questa prospettiva il suono del sofar (corno) rievoca <strong>la</strong> festa delle trombe (Numeri<br />

10:2,10; 29:1), del giudizio di Dio sul popolo per l’anno trascorso, celebrata all’inizio del<br />

settimo mese per <strong>la</strong> durata di dieci giorni e che sfociava nel giorno dell’espiazione, del<strong>la</strong><br />

purificazione del santuario. Per sei mesi, dal<strong>la</strong> festa di Pasqua, in occasione di ogni luna<br />

nuova, il suono del<strong>la</strong> tromba invitava il popolo al<strong>la</strong> festa che era una preparazione al<strong>la</strong> grande<br />

festa del settimo mese. Ogni festa del<strong>la</strong> nuova luna era una anticipazione, una festa in<br />

miniatura del giudizio in preparazione del grande giorno dello Yom Kippur. (Vedere DAVIDSON<br />

Richard M., Sanctuary Typology, in Frank B. Holbrook, ed., Symposium on Reve<strong>la</strong>tion,<br />

Biblical Research Institute, General Conference of Seventh-day Adventist, Silver Spring, MD,<br />

1992, pp. 123,124).<br />

Le trombe esprimono dei giudizi parziali, colpiscono non l’intera terra, ma parte di essa,<br />

un terzo (Apocalisse 8:7,9,11,13), nel<strong>la</strong> quinta tromba è detto di tormentare gli uomini per<br />

cinque mesi (9:5), e hanno lo scopo di richiamare l’umanità al ravvedimento (9:20,21), a<br />

1086<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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