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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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IL GIUDIZIO CHE PRECEDE LA VENUTA DEL SIGNORE<br />

questa preparazione. L’indifferenza determinava <strong>la</strong> “recisione”, cioè una vera e<br />

propria proscrizione, una separazione dal<strong>la</strong> tribù e dal<strong>la</strong> nazione». 16<br />

«Nel giudaismo rabbinico il giorno delle espiazioni completa il periodo<br />

penitenziale di dieci giorni con i quali si inizia il nuovo anno. Il giorno<br />

dell’espiazione è un tempo di pentimento e di preghiera... Il nuovo anno e il giorno<br />

delle espiazioni sono dei giorni di seria meditazione, dei giorni terribili... Il primo è il<br />

giorno annuale di giudizio, in cui tutte le creature passano in rivista davanti all’occhio<br />

scrutatore dell’Onnisciente... Il destino... è sospeso fino al giorno delle espiazioni, in<br />

cui <strong>la</strong> sorte di ogni uomo è determinata, fissata». 17<br />

«Il grande giorno delle espiazioni era contemporaneamente una purificazione del<br />

santuario, insudiciato dai peccati del popolo e dei sacerdoti, e un’espiazione dei<br />

peccati del popolo». 18<br />

«Le cerimonie di questo giorno affermavano all’israelita <strong>la</strong> possibilità di rientrare<br />

in grazia e di avvicinarsi a Dio. Tramite esse, era assicurato del<strong>la</strong> sua purificazione e<br />

riceveva <strong>la</strong> garanzia che Dio considerava <strong>la</strong> sua sozzura cancel<strong>la</strong>ta». 19<br />

Quindi, «una volta l’anno una remissione generale dei peccati che erano stati<br />

perdonati era garantita». 20 Perché secondo «gli Ebrei, <strong>la</strong> confessione, sebbene<br />

accompagnata da una risoluzione di vivere bene, sospende so<strong>la</strong>mente i peccati, ma <strong>la</strong><br />

festa dell’espiazione li abolisce». 21<br />

Cerimoniale del giorno dello Yom-Kippur: i due capri<br />

Il sommo sacerdote, rivestito dai «paramenti sacri», doveva compiere in quel<br />

giorno diversi sacrifici: 22<br />

- un giovenco in sacrificio per il peccato del sacerdote e del<strong>la</strong> sua casa<br />

- un montone da offrire in olocausto per il sacerdote e <strong>la</strong> sua casa<br />

- due capri, uno da offrire in sacrificio per il peccato d’Israele e l’altro da<br />

inviare nel deserto per esservi abbandonato<br />

- un montone da offrire in olocausto per il popolo.<br />

La parte centrale del<strong>la</strong> cerimonia riguardava i due capri. Il sommo sacerdote li<br />

presentava davanti all’Eterno, al<strong>la</strong> tenda di convegno, per trarre a sorte quale dei due<br />

doveva essere per l’Eterno e quale per Azazel.<br />

16<br />

GERBER Charles, Dal Tempo all’Eternità, ed. AdV, Firenze, p. 258.<br />

17<br />

MARGOLIS M.L., The jewish Encyclopedie, p. 286; cit. A.F. Vaucher, o.c., p. 35.<br />

18<br />

AUBERT Louis, Dictionnaire Encyclopédique de <strong>la</strong> Bible, t. I, p. 432; cit. A.F. Vaucher, idem, p. 36.<br />

19<br />

BELATTRE Benjamin, Les sacrifices de <strong>la</strong> Loi mosaïque et <strong>la</strong> notion de l’Expiation, Nîmes 1890, pp. 18,19; cit.<br />

A.F. Vaucher, idem.<br />

20<br />

MOELLER Ernest-Wilhelm, The interpreation Stand. Bible Encyclopedia, t. I, p. 326; cit. Yoma, 6, 5; cit. A.F.<br />

Vaucher, idem.<br />

21<br />

CALMET A., Dictionnaire de <strong>la</strong> Bible, t. II, 1783, p. 473; cit. A.F. Vaucher, idem.<br />

22 Levitico 16: 3,5; Numeri 29:7-11; Levitico 16:21,22.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 503

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