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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong><br />

INSEGNAMENTI DIMENTICATI<br />

comunicano <strong>la</strong> grazia e che di essi, il battesimo, <strong>la</strong> confermazione e l’ordine non<br />

possono essere rinnovati senza sacrilegio. Io accetto e anche approvo tutti i riti<br />

approvati dal<strong>la</strong> Chiesa nel momento dell’amministrazione solenne dei detti<br />

sacramenti.<br />

3) Io accetto interamente tutto ciò che è stato deciso e dichiarato al Concilio di<br />

Trento sul peccato originale e sul<strong>la</strong> giustificazione.<br />

4) Io confesso ancora che nel<strong>la</strong> messa è consumato un sacrificio vero ed espiatorio<br />

per i vivi e per i morti, che nel santissimo sacramento dell’eucarestia il corpo ed<br />

il sangue e contemporaneamente l’anima e <strong>la</strong> divinità del nostro Signore Gesù<br />

Cristo sono realmente e veramente presenti, che si produce una trasformazione di<br />

tutta <strong>la</strong> sostanza del pane nel corpo e di tutta <strong>la</strong> sostanza del vino nel sangue.<br />

Questa trasformazione, <strong>la</strong> Chiesa cattolica <strong>la</strong> chiama transubstantiatione. Io<br />

confesso inoltre che il Cristo tutto intero ed il vero sacramento sono presenti pure<br />

sotto una so<strong>la</strong> specie.<br />

5) Io ritengo fermamente che esiste un purgatorio e che le anime che vi sono chiuse<br />

trovano un soccorso nel<strong>la</strong> preghiera dei credenti.<br />

6) Io credo anche fermamente che si devono venerare e invocare i santi che regnano<br />

con il Cristo, che essi apportano per noi delle preghiere a Dio, che si devono<br />

venerare le reliquie. Affermo fermamente che si devono avere e conservare delle<br />

immagini del Cristo, del<strong>la</strong> madre di Dio sempre vergine, anche degli altri santi,<br />

che si deve a loro testimoniare il rispetto e <strong>la</strong> venerazione che è loro dovuta.<br />

7) Io dico anche che il Cristo ha dato al<strong>la</strong> Chiesa pieno potere per le indulgenze, e<br />

che il loro uso apporta una grande benedizione al popolo cristiano.<br />

8) Io riconosco <strong>la</strong> santa chiesa romana, cattolica ed apostolica, come <strong>la</strong> madre e l’educatrice<br />

di tutte le Chiese; io prometto e giuro vera obbedienza al papa romano,<br />

successore di san Pietro, il principe degli apostoli e vicario di Gesù Cristo.<br />

9) Io accetto anche senza elevare alcun dubbio e confesso tutte le altre cose che<br />

sono state trasmesse, decise e dichiarate dai santi Concili ecumenici, prima di<br />

tutto dal santo Concilio di Trento e dal Concilio ecumenico Vaticano I,<br />

partico<strong>la</strong>rmente in ciò che concerne il primato del vescovo di Roma ed il suo<br />

magistero infallibile.<br />

10) E nello stesso modo: io condanno, biasimo e dico anatema tutto ciò che è in<br />

contraddizione con questo e tutte le false dottrine che <strong>la</strong> Chiesa ha condannato,<br />

rigettato e anatematizzato. Questa vera fede cattolica, al di fuori del<strong>la</strong> quale<br />

nessuno può essere salvato, che io confesso qui liberamente e al<strong>la</strong> quale tengo<br />

fermamente, voglio conservar<strong>la</strong> costantemente e confessar<strong>la</strong>, pura e immaco<strong>la</strong>ta<br />

fino all’ultimo soffio del<strong>la</strong> mia vita, e veglierò, nel<strong>la</strong> misura in cui ciò dipende da<br />

me, affinché sia conservata, insegnata e predicata dai miei subordinati o da<br />

coloro di cui io dico di aver cura in virtù del mio ufficio. Lo prometto, ne faccio<br />

voto e lo giuro. Che Dio ed i suoi santi angeli mi vengano in aiuto». 262<br />

262 Le Messager, 20.11.1963.<br />

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