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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 17<br />

forma luminosa continua, come <strong>la</strong> bacchetta di un prestigiatore, a comparire e a scomparire, a<br />

nascondersi nel buio del cielo, a mostrarsi accanto a un <strong>la</strong>mpione dell’ENEL, fin poi a fermarsi<br />

più vicino per qualche secondo, quasi per farsi guardare meglio». L’oggetto luminoso, ripreso<br />

da un cineamatore, si rivelò essere un disco vo<strong>la</strong>nte, piatto, con un foro centrale e il bordo<br />

sbecchettato in due punti simmetrici. Ma, come poi verificarono i ricercatori del CUN (Centro<br />

Ufologico Nazionale), l’oggetto era praticamente identico agli Ufo visti 40 anni prima negli<br />

USA da Kennet Arnold, primo avvistatore moderno dei dischi vo<strong>la</strong>nti, il 24 giugno 1947. Non<br />

solo, l’oggetto misterioso rifece <strong>la</strong> sua comparsa in Belgio all’epoca del<strong>la</strong> grande ondata del<br />

1990. Ancora il Pinotti e il dott. Corrado MALANGA, chimico dell’Università di Pisa, chiamati<br />

ad interessarsi del caso, sti<strong>la</strong>rono il seguente rapporto: «Intendiamo riferirci all’oggetto<br />

filmato con una videocamera nel cielo del<strong>la</strong> città di Amay in un giorno di febbraio, e che <strong>la</strong><br />

stessa RAI, nel corso del telegiornale del<strong>la</strong> prima rete, ha mandato in onda in aprile. <strong>Quando</strong><br />

abbiamo visto il brevissimo spezzone trasmesso al TG uno, dapprima siamo rimasti increduli,<br />

nel cielo belga, infatti, si stagliava lo stesso oggetto filmato a Crosia…». A dir <strong>la</strong> verità l’UFO<br />

di Crosia è apparso nei nostri cieli altre volte ancora, e questo non può che rafforzare una<br />

convinzione: il “Segno” mariano di Crosia è un evento ufologico. Manifestazioni simili, per i<br />

due eventi, sono pure i segni del sole rotante. Un altro ricercatore, Pier Luigi SANI pensa: «…<br />

che sia in atto un vero e proprio programma di “catechizzazione” destinato ad intensificarsi<br />

con il tempo. Le apparizioni “mariane”, negli ultimi anni, stanno <strong>diventa</strong>ndo “epidemiche”:<br />

Medjugorie, Kibehe, Sohio, Carpi, Cittadel<strong>la</strong> di Padova, Oliveto Citra, F<strong>la</strong>miniano, Belpasso,<br />

Crosia, sono soltanto alcuni dei moltissimi eventi “mariani”, verificatisi negli anni ’80. In tutti<br />

questi casi <strong>la</strong> manifestazione religiosa è sempre risultata accompagnata, come a Fatima, da<br />

fenomeni di tipo ufologico (soli rotanti, luci nel cielo, ecc.). Ma che cosa significa questo<br />

connubio UFO-religione? e in ultima analisi, “chi” sta strumentalizzando, con le apparizioni<br />

del<strong>la</strong> “Madonna”, le nostre credenze religiose? E soprattutto, a quale scopo?».<br />

Altri ricercatori, come lo scienziato franco-americano Jacques VALLÉE, e l’americano John<br />

KEEL, sono giunti a conclusioni analoghe. Secondo il Vallée il fenomeno è un «… riproporsi,<br />

in chiave moderna, di una corrente culturale già presente nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> in altre epoche (elfi,<br />

gnomi, fate, folletti, regni favolosi, apparizioni angeliche e mariane, ecc.); e quindi gli odierni<br />

UFO, in altri termini, costituirebbero <strong>la</strong> versione aggiornata di una realtà intelligente<br />

manifestatasi via via nel corso dell’evoluzione umana in funzione del<strong>la</strong> mentalità e delle<br />

credenze del momento». Secondo il Keel: «Il fenomeno si manifesta differentemente<br />

assumendo esso stesso, caso per caso, una partico<strong>la</strong>re, fal<strong>la</strong>ce “maschera” in funzione delle<br />

credenze, conoscenze e aspettative di chi lo osserva. A livello di massa, il discorso si<br />

complica: queste intelligenze parafisiche, utilizzando questa tecnica, non si mostrerebbero mai<br />

nel<strong>la</strong> loro realtà, ma dietro ad un paravento ingannatore…» (Roberto PINOTTI - Corrado<br />

MALANGA, I Fenomeni B.V.M., Oscar Mondadori, Mi<strong>la</strong>no 1990, p. 20).<br />

Concluderemo il cerchio con lo stesso Pinotti il quale, commentando le ipotesi del Vallée<br />

sulle apparizioni “mariane”, così si esprime: «I fenomeni (mariani, ndr)… sarebbero solo<br />

l’aspetto più attuale e totalizzante, avendo l’effetto apparente di unificare i critici valori psicosocio-antropologici<br />

di tutto un pianeta nel suo forse più difficile momento storico… attorno ad<br />

un archetipo spirituale rassicurante e “materno”… E “Qualcuno” ci sta così proponendo di<br />

fatto, adesso, una nuova Religione p<strong>la</strong>netaria unificante imposta attraverso una apparente<br />

Teofania, atta peraltro a sviluppare nell’Uomo comportamenti palesemente acritici; e,<br />

pertanto, anche di sostanziale sottomissione al<strong>la</strong> Sua volontà».<br />

Le conclusioni di Pinotti e degli altri ricercatori evocano, involontariamente ma con<br />

inquietante precisione, gli avvenimenti predetti dal profeta Daniele con <strong>la</strong> sua <strong>profezia</strong> delle<br />

1226<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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