20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

APPENDICE N. 9<br />

«Quattro storie complete del<strong>la</strong> Chiesa militante sotto quattro rapporti differenti, e di cui<br />

ognuno va dal primo al secondo avvento di Gesù Cristo» (NICOLAS Amédée, Conjecture sur<br />

les âges de l’Eglise et les derniers temps, 2ª ed., Paris 1881, p. 2).<br />

«Gli eruditi non arriveranno a dare dell’Apocalisse una interpretazione coerente e<br />

soddisfacente finché non avranno riconosciuto pienamente il fatto che Giovanni predisse in<br />

diverse volte gli stessi avvenimenti, sotto aspetti diversi che si completano, al posto di fare<br />

non so quale cronologia rettilinea dell’avvenire» (ALLO Ernest, in Revue Biblique, 1932, p.<br />

305; cit. A. Vaucher o.c., p. 49).<br />

«Ci sono qui sette vedute diverse dello stesso periodo» (GORDON S. A., Quiet Talks about<br />

our Lord’s Return, 2ª ed., p. 123; cit. A. Vaucher o.c., p. 59).<br />

Il pastore Antoine Reymond così si esprime: «L’Apocalisse non fa <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del regno di<br />

Dio in un racconto continuato, portandoci attraverso i secoli dal<strong>la</strong> prima al<strong>la</strong> seconda venuta<br />

di Cristo. La struttura di questo libro rassomiglia a una spirale, di cui ogni anello o spirale<br />

forma un cerchio completo sebbene non esattamente chiuso, disposizione che gli permette di<br />

rial<strong>la</strong>cciare il cerchio superiore o inferiore vicino. Nel primo cerchio delle cinque prime<br />

visioni gli avvenimenti sono condotti fino al ritorno di Gesù; in modo che passando da un<br />

cerchio nell’altro non si avanza nell’ordine del tempo; ma si contemp<strong>la</strong>no successivamente le<br />

cinque facce del regno, <strong>la</strong> cui <strong>storia</strong> si presenta sotto diversi aspetti… In altri termini, le<br />

cinque prime visioni sono parallele» (REYMOND Antoine, L’Apocalypse, t. I, Lausanne 1904,<br />

pp. 128, 129).<br />

Concludiamo con le parole del maestro A. Vaucher: «In una maniera generale, il sistema<br />

del parallelismo si raccomanda, di preferenza al suo rivale, per una più grande flessibilità.<br />

Tuttavia non è esente da difficoltà, se lo si vuole mantenere rigorosamente. Qui, come altrove,<br />

bisogna osservare lo spirito del sistema. D’altronde, <strong>la</strong> maggior parte dei partigiani del<br />

parallelismo ammette delle eccezioni al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>. Si è visto che se A.S. Gordon applica il suo<br />

sistema a sette visioni dell’Apocalisse, A. Reymond si attiene alle cinque prime. È ancora<br />

troppo. Si possono considerare come parallele, coprenti tutta <strong>la</strong> dispensazione evangelica, le<br />

tre prime (sette chiese, sette suggelli, sette trombe) e <strong>la</strong> quarta (dei tre mostri). La quinta (le<br />

sette coppe) è ribelle a questo trattamento: essa descrive gli ultimi f<strong>la</strong>gelli del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>: è<br />

dunque una visione escatologica, come le due ultime, concernenti Babilonia e Gerusalemme.<br />

Andrea di Cesarea si mostrava di già partigiano di una interpretazione mista. È <strong>la</strong> stessa<br />

cosa di Barth, Holzhauser. È il partito più saggio» (A.F. Vaucher, o.c., p. 60).<br />

«Il sistema tradizionale, detto del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> continua, non sarebbe mai stato abbandonato, se<br />

delle considerazioni di ordine confessionale e delle preoccupazioni di controversia non<br />

avessero spinto alcuni teologi, soprattutto gesuiti, a controbi<strong>la</strong>nciare l’influenza dei<br />

commentari protestanti che apparivano opprimenti per <strong>la</strong> Chiesa dominante e per il suo clero.<br />

Per i commentatori protestanti e giansenisti, l’Apocalisse è stata un vero arsenale che ha<br />

fornito loro le armi più micidiali contro <strong>la</strong> Chiesa romana. D’altra parte, gli esegeti cattolici<br />

provavano qualche imbarazzo. (Per giudicare <strong>la</strong> validità di questa critica vedere, ad esempio,<br />

il nostro Capitolo VIII, p. 319 e seg.)... È per strappare ai protestanti delle armi terribili prese<br />

ad imprestito dall’Apocalisse che dei controversisti cattolici hanno immaginato il sistema<br />

preterista e futurista, l’uno respingendo le profezie apocalittiche al periodo anteriore al trionfo<br />

politico del<strong>la</strong> Chiesa di Roma, l’altro rinviando il compimento di queste stesse profezie in un<br />

avvenire sconosciuto in cui si può supporre che <strong>la</strong> Chiesa romana sarà vittima di violenti<br />

persecuzioni. È tempo di ritornare al buon senso, di scartare dei sistemi confessionali,<br />

inventati per i bisogni del<strong>la</strong> polemica confessionale. Il sistema del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> continua è l’unico a<br />

1050<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!