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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 11<br />

«La catastrofe annunciata dal<strong>la</strong> seconda tromba è stata compresa come una descrizione<br />

delle depredazioni commesse dai Vandali. Cacciati dal loro insediamento in Tracia dalle<br />

incursioni degli Unni che venivano dall’Asia centrale, i vandali attraversarono <strong>la</strong> Gallia e <strong>la</strong><br />

Spagna e fondarono un regno a Cartagine, in Africa del Nord. Da lì <strong>diventa</strong>rono i padroni del<br />

Mediterraneo occidentale e con una flotta di pirati saccheggiarono le coste del<strong>la</strong> Spagna,<br />

dell’Italia e pure del<strong>la</strong> Grecia, rovinando <strong>la</strong> navigazione romana. Raggiunsero il culmine delle<br />

loro depredazione saccheggiando per quattordici giorni <strong>la</strong> città di Roma nell’anno 455»<br />

(Seventh-Day Adventist Bible Commentary, t. VII, p. 789). I saccheggi di Gianserico sul<strong>la</strong><br />

terza parte del<strong>la</strong> terra profetica durarono ventitré anni.<br />

Terza tromba: gli Unni<br />

Con <strong>la</strong> terza tromba si descrive <strong>la</strong> caduta del grande astro simile ad una torcia che colpisce<br />

<strong>la</strong> terza parte dei corsi d’acqua e delle sorgenti. «La terza tromba è quel<strong>la</strong> di Atti<strong>la</strong> e degli<br />

unni» (L. Gaussen o.c., t. III, p. 225).<br />

«Partiti dopo Genserico e i vandali, Atti<strong>la</strong> e gli unni - come una stel<strong>la</strong> ardente, -<br />

devastarono <strong>la</strong> Gallia e l’Italia settentrionale. Seguendo il corso del Danubio, del Reno, del<strong>la</strong><br />

Senna, del<strong>la</strong> Loira, del<strong>la</strong> Soana, del Rodano, del Po, essi resero amare le acque di questi fiumi<br />

e fecero perire gran numero di uomini. Nel 451, Atti<strong>la</strong> s’avvicinò a Roma, ma <strong>la</strong> minacciò<br />

soltanto, poiché passò come un fulmine» (C.A. Rosselet d’Ivernois, o.c., t. II, pp. 22, 23).<br />

Il loro passaggio in Occidente durò tre anni.<br />

Quarta tromba: gli Eruli<br />

Con <strong>la</strong> quarta tromba il terzo del sole, del<strong>la</strong> luna e delle stelle fu offuscato. «Nessuna<br />

immagine poteva essere più perfetta per descrivere come l’Impero Romano di occidente<br />

doveva sparire» (C.A. Rosselet d’Ivernois, o.c., t. II, p. 25).<br />

«La quarta, è <strong>la</strong> tromba degli eruli» (L. Gaussen o.c., t. III, p. 225). «Qui abbiamo<br />

Odoacre, re d’un popolo conosciuto nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> sotto il nome di Eruli. Il suo compito fu<br />

quello di provocare una tempesta, <strong>la</strong> quale coprì il cielo di nubi talché ne fu oscurato il sole<br />

dell’impero occidentale (<strong>la</strong> terza parte del<strong>la</strong> terra), come pure <strong>la</strong> luna e le stelle. Come<br />

avvennero queste cose? - Dall’occidente egli passò in Italia a capo di un esercito; s’impadronì<br />

di Roma, sbalzò dal trono l’ultimo dei Cesari (chiamato, per dileggio, Augustolo) e ne prese il<br />

posto quale re di Roma. Così fu oscurato il sole di questa antica signora del mondo…<br />

Seguirono, nel volgere di pochi anni, l’oscuramento del<strong>la</strong> luna e delle stelle del cielo di Roma.<br />

Nel 566, l’autorità del senato e dei consoli decadde totalmente, e Roma stessa, che per oltre<br />

dieci secoli aveva dettato legge alle nazioni, si ridusse a un misero ducato, sottoposto agli<br />

eserciti di Ravenna» (W. Digby, o.c., p. 34; vedere A. Henriquet, o.c., pp. 84, 85).<br />

Versetto 13. Prima di suonare le altre trombe c’è un avvertimento di dolore.<br />

Perché questi mali sull’impero? «Il mondo romano <strong>diventa</strong> cristiano, e l’Evangelo non<br />

riesce a rigenerarlo. Il mondo romano adora Gesù Cristo, ed ecco che Dio, anziché benedirlo,<br />

si adira vieppiù contro di lui! Qui c’è uno scandalo per molte persone le quali, pur essendo<br />

oneste e sincere, sono poco illuminate. Questa pagina dell’Apocalisse ci rive<strong>la</strong> come <strong>la</strong><br />

conversione del mondo sia stata solo apparente, come <strong>la</strong> Chiesa smisuratamente ingrandita<br />

contasse pochi veri fedeli, e come questi fossero d’accordo con Dio sul<strong>la</strong> necessità di castigare<br />

i pagani mascherati» (F. de Rougemont, o.c., p. 221).<br />

1094<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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