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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XIV<br />

«Dappertutto, dice un autore, lo si interrogava sul soggetto del prossimo ritorno del<br />

Signore».<br />

In Scandinavia (Svezia, Norvegia, Danimarca), partico<strong>la</strong>rmente in Svezia, fatto<br />

inaudito, ma perfettamente autentico, essendo state proibite queste predicazioni a<br />

coloro che non facevano parte del clero, si videro salire sui tavoli dei bambini e<br />

adolescenti, di dieci e quattordici anni, che, ispirati, predicavano le stesse cose!<br />

Dal 1821 al 1825, viaggiatore infaticabile, Joseph Wolff 63 seminò <strong>la</strong> buona notizia<br />

del secondo avvento in un gran numero di paesi orientali, dal<strong>la</strong> Grecia all’Industan e<br />

dal Tibet all’Arabia; in Palestina, in Persia, in Bulgaria, in America.<br />

Questo risveglio si manifestava in un momento partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>: si<br />

miglioravano le possibilità economiche e di sviluppo sociale, «ai secoli di<br />

persecuzione e di lotte succedeva un’era di pace» 64 , si costituivano numerose<br />

organizzazioni per <strong>la</strong> diffusione del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> di Dio: una quindicina in quarantacinque<br />

anni tra Europa: Francia, Inghilterra, Scozia, Svizzera e Stati Uniti. 65<br />

63 Israelita, figlio di rabbini, nacque nel 1795 a Weilersbach in Baviera. Giovane, si fece cattolico e fu battezzato a<br />

Praga nel 1812. Nel 1815 andò a Roma. Fu un personaggio sospetto per le sue idee religiose e per <strong>la</strong> franchezza con <strong>la</strong><br />

quale criticava il male. Lasciò <strong>la</strong> città nel 1818. L’anno successivo fu a Londra nel<strong>la</strong> Chiesa anglicana dove studiò per<br />

due anni le lingue orientali a Cambridge. Nel 1821 fu inviato come missionario tra gli ebrei dispersi. Il suo primo<br />

viaggio missionario durò cinque anni. Rientrato a Londra seguì le conferenze profetiche ad Albury Parck tenute da<br />

Irving, convincendosi del prossimo ritorno di Gesù. Di lui L. Gaussen diceva nel 1843: «Non possiamo non par<strong>la</strong>re<br />

ora di un uomo straordinario che potremmo nominare il giudeo errante, e che, durante diciotto anni, ha percorso le<br />

quattro parti del mondo per avvertire i figli d’Israele che il loro tempo segnato è compiuto e che <strong>la</strong> loro iniquità e stata<br />

espiata. Joseph Wolff (ebreo bavarese), convertito in seguito alle conversazioni avute con il famoso conte di Stolberg,<br />

si era recato a Roma per prepararsi al<strong>la</strong> carriera missionaria nel collegio del<strong>la</strong> Propaganda; ma ben presto, indignato<br />

dalle cose che udiva sul<strong>la</strong> divinità del papa e su altre tradizioni umane, non temeva di esprimere il suo allontanamento<br />

e il suo dolore; e senza <strong>la</strong>sciarsi fermare dalle minacce degli uni o dalle promesse degli altri, si rifugiò in Svizzera,<br />

dove lo vedemmo arrivare all’età di 23 anni per andare poi in Inghilterra. Dal 1821, missionario del<strong>la</strong> Società di<br />

Londra, percorse l’Egitto, <strong>la</strong> Palestina, <strong>la</strong> Mesopotamia, <strong>la</strong> Persia, <strong>la</strong> Georgia e le diverse parti dell’impero turco. Al<br />

suo ritorno in Inghilterra sposò <strong>la</strong>dy Georgina Walpole e ripartì con lei, a sue spese, per predicare l’Evangelo nei paesi<br />

che costeggiano il Mediterraneo. Nel 1830 si sentì chiamato a percorrere l’Asia centrale e fece da solo questo<br />

pericoloso viaggio. Nel 1843 ritornò in Europa e pubblicò il resoconto dei suoi <strong>la</strong>vori. Dal 1835 al 1838 percorse<br />

l’Egitto, l’Arabia, l’Abissinia, ritornò in Inghilterra passando da Kabul, le Indie, Capo Sant’Elena e le Americhe. Fu<br />

venduto una volta come schivo, tre volte fu condannato a morte, avvelenato una volta, battuto con le verghe, messo in<br />

prigione, soffrì <strong>la</strong> fame, <strong>la</strong> sete, diverse ma<strong>la</strong>ttie e pure colpito dal morbo del colera. Svigorito da tanto <strong>la</strong>voro, si è ora<br />

stabilito in Inghilterra facendo il pastore in una località di campagna». Poi Gaussen faceva suo il quadro di Louis<br />

WAY: «Un uomo che, in Roma, chiamava il papa <strong>la</strong> polvere del<strong>la</strong> terra; che diceva agli ebrei che <strong>la</strong> Ghemara è una<br />

menzogna; che passava i suoi giorni a discutere e le sue notti a esaminare il Talmud; un uomo per il quale una cassa<br />

faceva da cuscino, e un pavimento di mattoni un letto di piume; un uomo che si fece degli amici, dei persecutori anche<br />

nel<strong>la</strong> sua antica e nuova fede, che si conciliava con un pacha, che confutava un patriarca, che par<strong>la</strong>va agli orientali<br />

senza interprete, che viveva senza cibo e che pagava senza soldi; un uomo che dimenticava gli insulti e le offese, che<br />

non conosceva le maniere del mondo e che pur tuttavia comunicava con gli uomini di ogni rango, senza mai scioccare<br />

qualcuno. Certo una simile persona non può che suscitare una attenzione straordinaria presso un popolo che da diversi<br />

secoli non ha cambiato i suoi costumi. È mediante questi strumenti che Dio prepara il cammino del deserto» GAUSSEN<br />

Louis, Les Juifs évangélisés enfin et bientôt rétablis, pp.100-104.<br />

64 L. Maury, o.c., p. 830.<br />

65 1816 La Società Biblica di Strasburgo; 1817 di Mulhouse, di Toulouse, di Monyau ban; 1819 La Società Biblica<br />

Protestante di Parigi; 1786 La Società delle Missioni Metodiste in Inghilterra; 1792 dei cristiani Battisti; 1795 delle<br />

Missioni di Londra; 1796 del<strong>la</strong> Chiesa Stabilita di Scozia; 1797 delle missioni O<strong>la</strong>ndesi; 1816 di Basilea; 1817 del<strong>la</strong><br />

Chiesa Presbiteriana d’America; 1819 del<strong>la</strong> Chiesa Metodista d’America; 1823 La Società di Parigi raggruppò attorno<br />

a sé 12 associazioni ausiliarie; 1833 La Società Evangelica di Francia.<br />

556<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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