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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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MARIA, LA MADRE DI GESÙ, … DIVINITÀ FEMMINILI PAGANE DELL’ANTICHITÀ E I FENOMENI PARANORMALI<br />

immagine del<strong>la</strong> Madre Primigenia. In Bretagna, all’estremo occidente del<strong>la</strong> Francia <strong>la</strong>ddove<br />

finisce <strong>la</strong> Terra, nel<strong>la</strong> regione del Finistère; a Pont du Raz, sugli scogli sferzati dalle tempeste<br />

si erge sul mare <strong>la</strong> gigantesca statua di Notre-Dame-des-Naufrâges, <strong>la</strong> Madonna dei naufraghi.<br />

La stel<strong>la</strong> che ha in fronte è un ricordo del potere cosmico del<strong>la</strong> Grande Madre, di cui el<strong>la</strong> è<br />

tarda discendente. Ai suoi piedi è inginocchiato un marinaio in pericolo che tende una mano<br />

implorante verso <strong>la</strong> divina col Cristo bambino in braccio.<br />

Per quanto retorica sia questa scultura del XIX secolo, nei momenti di calma, quando il<br />

chiasso dei turisti tace, stagliandosi sul pianoro roccioso sotto i cumuli di nubi in rapido<br />

transito, riesce ancora a suggerire associazioni mentali con <strong>la</strong> Grande Madre che pare dormire<br />

sotto le spoglie cristiane. Mentre in fondo al<strong>la</strong> scogliera le grida dei gabbiani si mischiano al<br />

rumoreggiare delle onde, può accadere che <strong>la</strong> Madonna col Figlio divino per un battito di<br />

ciglia si trasformi nell’egizia Iside col figlio Horus, per ritrasformarsi subito e limitarsi a<br />

richiamare l’immagine dei dolmen e dei menhir primordiali presenti in quel<strong>la</strong> regione, a<br />

testimonianza di una cultura megalitica all’insegna del<strong>la</strong> Grande Madre».<br />

Ecco perché Giovanni, nel descrivere l’allontanamento del<strong>la</strong> Chiesa cristiana dal<strong>la</strong> purezza<br />

evangelica, <strong>la</strong> paragona all’antica Babilonia, e non solo per ciò che concerne il culto al<strong>la</strong> dea<br />

madre. A questo riguardo si potrebbero citare un numero esagerato di pratiche, riti, usanze che<br />

dal<strong>la</strong> religione misterica babilonese sono convogliate direttamente nel cristianesimo romano<br />

dal V secolo in poi.<br />

Il culto a Maria non può essere autorizzato dal vangelo perché Maria dorme nel<strong>la</strong> tomba in<br />

attesa del<strong>la</strong> resurrezione. Questa verità è così chiara che persino teologi cattolici inorridirono<br />

al momento in cui il, 1° novembre 1950, papa Pio XII proc<strong>la</strong>mò il dogma dell’assunzione<br />

corporale di Maria. Ed è anche <strong>la</strong> prima volta che viene proc<strong>la</strong>mata una “verità di fede” con<br />

l’appoggio del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> autorità papale. Scrive il Comba: «Prima i dogmi ecclesiastici erano una<br />

interpretazione, una precisazione e una definizione d’una verità di fede rive<strong>la</strong>ta mediante<br />

testimonianze esplicite o almeno implicite nel<strong>la</strong> Sacra Scrittura, e mediante <strong>la</strong> testimonianza<br />

del<strong>la</strong> tradizione ecclesiastica. Ma questa volta, <strong>la</strong> prima in cui il papato esercita il suo primato<br />

dell’infallibilità dopo <strong>la</strong> sua definizione del 1870, viene decretata l’esistenza di un fatto che<br />

non è attestato da nessun documento storico dell’epoca e che appare con tutti i caratteri di una<br />

leggenda cinque secoli più tardi (Secondo una leggenda Maria, dopo aver vissuto in Giudea<br />

per molto tempo, morì all’età di 72 anni. Del suo decesso sarebbero stati divinamente avvertiti<br />

tutti gli apostoli, tranne Tommaso, e tutti trasportati, per via aerea, su una nuvo<strong>la</strong>, al capezzale<br />

del<strong>la</strong> Madonna. Tre giorni dopo arriva, dall’India, Tommaso. I suoi compagni aprono il<br />

sepolcro per mostrargli <strong>la</strong> salma di Maria, ma essa non era più lì; era stata rapita in cielo). È<br />

enorme questa sfida <strong>la</strong>nciata in pieno secolo XX contro i metodi più incontestati del<strong>la</strong> ricerca<br />

storica e del<strong>la</strong> dimostrazione del<strong>la</strong> verità» (Ernesto COMBA, Cristianesimo e Cattolicesimo,<br />

ed. C<strong>la</strong>udiana, p. 293).<br />

All’indomani del<strong>la</strong> definizione del dogma, i teologi Bennet e Winch scrissero: «Quasi<br />

ovunque regna oggi uno spirito di tolleranza… Sarebbe estremamente deplorevole se Roma<br />

facesse un passo indietro, e ponesse un nuovo, non necessario ostacolo sul<strong>la</strong> via dell’unità,<br />

nel<strong>la</strong> forma di un dogma, che non è accolto come dogma da nessun’altra comunità cristiana…<br />

L’Anglicanesimo… è troppo consapevole del<strong>la</strong> somma importanza dell’autorità dell’antichità<br />

cristiana, perché possa prendere in considerazione il riconoscimento dell’assunzione corporale<br />

di Maria… Quanto alle comunità protestanti… questa concezione… sembrerà loro una favo<strong>la</strong>,<br />

e <strong>la</strong> sua elevazione a dignità di dogma come quasi irreligiosa» (Victor BENNET - Raymond<br />

WINCH, The Assumption of Our Lady and Catholic Teology, citato da G. Miegge, o.c.).<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 1223

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