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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XVII<br />

«Questa collera, le sette coppe, - diceva A. Reymond - è tutto un tesoro<br />

ammassato da lunga data, accumu<strong>la</strong>to durante i secoli, di cui <strong>la</strong> terra intera deve<br />

subire gli effetti...<br />

In questo santuario, punto centrale del<strong>la</strong> dimora di Dio e del suo trono, aperto agli<br />

sguardi del profeta, si trova <strong>la</strong> testimonianza di Dio scolpita su delle tavole di pietra<br />

che sono esse stesse depositate nell’arca dell’alleanza e che sono <strong>la</strong> rive<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong><br />

santità dell’Eterno, del<strong>la</strong> sua giustizia retributiva e vendicatrice. Le esigenze del<strong>la</strong><br />

legge devono essere dunque soddisfatte col castigo dei colpevoli». 33 Con altre parole<br />

possiamo dire che <strong>la</strong> legge di Dio, che presiede all’ordine dell’universo e al<strong>la</strong> vita<br />

fisica e morale delle persone, rigettata dagli uomini, li espone a subire lo squilibrio<br />

che essi hanno scelto.<br />

La porta del santuario celeste che Giovanni vede aperta è quel<strong>la</strong> del luogo<br />

santissimo. Questa porta si è aperta non per far entrare il nostro sommo Sacerdote<br />

Cristo Gesù, ma per farlo uscire. La sua opera in favore dei credenti è stata<br />

completata, l’evangelo è stato annunciato, lo Spirito Santo viene ritirato dal<strong>la</strong> terra,<br />

non dai credenti, nei quali trova il suo riposo, perché, oltre agli eletti, non ha più cuori<br />

umani che permettano <strong>la</strong> sua dimora; l’opera di salvezza è stata quindi compiuta; il<br />

tempo per cercare l’Eterno è finito e il Figlio dell’uomo viene insignito del<strong>la</strong> sua<br />

regalità, avendo terminato l’opera di giudizio nel cielo, come ha descritto Daniele. Il<br />

trono del<strong>la</strong> grazia, del<strong>la</strong> misericordia, <strong>diventa</strong> il trono del<strong>la</strong> gloria, si manifesta nel<strong>la</strong><br />

sua santità ed esprime <strong>la</strong> sua giustizia.<br />

Mentre questo si compie nel cielo, sul<strong>la</strong> terra si manifestano i discendenti di Set e<br />

quelli di Caino.<br />

Nel tempo delle piaghe, Giovanni dice: «Gli uomini... non si ravvidero delle loro<br />

opere». «Chi è ingiusto sia ingiusto ancora; chi è contaminato si contamini ancora; e<br />

chi è giusto pratichi ancora <strong>la</strong> giustizia e chi è santo si santifichi ancora. Ecco io<br />

vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera<br />

sua». E in quei giorni «dice il Signore, l’Eterno, io manderò <strong>la</strong> fame nel paese, non<br />

fame di pane o sete d’acqua, ma <strong>la</strong> fame e <strong>la</strong> sete di udire <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> dell’Eterno. Allora<br />

errando da un mare all’altro, dal settentrione al levante, correranno qua e là in cerca<br />

del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> dell’Eterno e non <strong>la</strong> troveranno. In quel giorno, le belle vergini e i<br />

giovani verranno meno per <strong>la</strong> sete». 34<br />

Gli angeli che Giovanni aveva menzionato all’inizio del capitolo, li presenta ora<br />

che escono dal santuario. «Escono dal tempio, cioè dall’immediata presenza di Dio a<br />

significare che <strong>la</strong> missione punitiva di cui sono incaricati procede dall’Eterno e fa<br />

parte dei suoi disegni divini», 35 sono stati previsti da Dio.<br />

«Essi dispongono delle sette piaghe che vanno a versare sul<strong>la</strong> terra. Escono dal<br />

tempio, sono i rive<strong>la</strong>tori dei supremi disegni di Dio. Sono vestiti come il sommo<br />

33 A. Reymond, o.c., t. II, pp. 12,10,11.<br />

34 Apocalisse 16:9,11; 22:10,11; Amos 8:11-13.<br />

35 E. Bosio, o.c., p. 196.<br />

696<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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