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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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NUOVI CIELI E NUOVA TERRA<br />

presentano “<strong>la</strong> Chiesa nell’eternità”, 84 dopo il regno millenario di Cristo in cielo, dopo<br />

il suo ritorno con gli eletti sul<strong>la</strong> terra e il giudizio dei malvagi e <strong>la</strong> loro distruzione<br />

eterna, dopo il tempo in cui ogni cosa è stata fatta nuova e gli eletti “regneranno nei<br />

secoli dei secoli”.<br />

Con questa dichiarazione Giovanni “non vuole dire che in questo momento ci<br />

saranno ancora dei pagani da convertire. Celebra il compimento delle profezie<br />

re<strong>la</strong>tive alle nazioni, ripetendole nei termini stessi con cui erano state formu<strong>la</strong>te in<br />

Isaia e nel Salmo LXXII”. 85<br />

“Le nazioni cammineranno al<strong>la</strong> sua gloria” perché “Egli abiterà con loro, ed essi<br />

saranno suoi popoli”. L’Apostolo impiega il plurale “nazioni” perché diversi sono i<br />

popoli che godranno <strong>la</strong> realizzazione delle promesse fatte per bocca dei profeti e dei<br />

testimoni di Gesù Cristo. Nell’eternità non sarà più detto solo per gli Israeliti: “La<br />

mia dimora sarà presso di loro, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” ma,<br />

come in Ezechiele, le nazioni saranno suoi popoli. “È <strong>la</strong> comunità biblica opposta al<strong>la</strong><br />

comunità politica”. 86<br />

Con le parole: “E le porte non saranno mai chiuse di giorno (<strong>la</strong> notte quivi non<br />

sarà più)”, l’Apostolo riprende le parole del profeta Isaia che diceva: “Le tue porte<br />

saranno sempre aperte; non saranno chiuse né giorno né notte, per <strong>la</strong>sciare entrare in<br />

te <strong>la</strong> ricchezza delle nazioni, e i loro re in corteggio”. 87<br />

Le mura, le porte, le guardie servono, nel nostro tempo, sul<strong>la</strong> nostra terra, a difesa<br />

del<strong>la</strong> città, ma nell’eternità, dove non c’è più da temere nemici né sorprese, esse<br />

stanno a rappresentare l’idea del<strong>la</strong> perfetta pace e sicurezza nel<strong>la</strong> quale vivranno i<br />

salvati. Nessun serpente entrerà nel paradiso di Dio, nul<strong>la</strong> di contaminato, cioè nessun<br />

uomo impuro entrerà in essa. Essa sarà preservata dal<strong>la</strong> santità stessa degli eletti,<br />

come hanno dichiarato i profeti Isaia ed Ezechiele e <strong>la</strong> ‘‘rivolta’’ non si manifesterà<br />

una seconda volta come aveva detto il profeta Nahum. 88<br />

“La notte è, in tutta <strong>la</strong> Scrittura, il simbolo del male; non per nul<strong>la</strong> Gesù afferma di<br />

sé: “Io sono <strong>la</strong> luce”. E inoltre: “Chi fa cose malvagie odia <strong>la</strong> luce e non viene al<strong>la</strong><br />

luce”. 89 Basta consultare una Concordanza biblica per verificare che <strong>la</strong> metafora del<strong>la</strong><br />

luce è <strong>la</strong> più usata per descrivere l’opera di Dio attraverso il Messia e il suo popolo.<br />

Giovanni, autore dell’Apocalisse, solo nel suo evangelo ci riporta tredici casi in cui<br />

Gesù applica a se stesso <strong>la</strong> metafora del<strong>la</strong> luce, mentre <strong>la</strong> notte è spesso utilizzata<br />

come figura del peccato, del<strong>la</strong> condizione preferita da chi macchina il male,<br />

dell’incerto, del perfido. 90 Se il sole e <strong>la</strong> luna non sono quindi realtà negative da<br />

annul<strong>la</strong>re ma, in quanto metafore, utensili miseri di fronte allo splendore avvenire; <strong>la</strong><br />

notte, nell’Apocalisse, ha lo stesso valore metaforico che gli dà Paolo nell’episto<strong>la</strong> ai<br />

84<br />

SCHLATTER Adolf, Introduction à <strong>la</strong> Bible, Genève 1903, p. 583. È il titolo degli ultimi due capitoli.<br />

85<br />

L. Bonnet, o.c., p. 444; vedere Isaia 60:3,5; Salmo 72:10.<br />

86<br />

LILJE Hanns, L’Apocalypse, Paris 1959, p. 257; vedere Ezechiele 37:27.<br />

87<br />

Isaia 60:11.<br />

88<br />

Isaia 35: 8; 52:1; Ezechiele 44: 9; Nahum 1:9.<br />

89<br />

Giovanni 3:29.<br />

90<br />

Giobbe 3:6; 7:4; Salmo 78:14; 139:11; Isaia 21:11; 58:10; Michea 3:6; Romani 13:12.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>i 939

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