20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CAPITOLO XVII<br />

Introduzione<br />

«La visione dei sette sigilli espone le misure governative con le quali Dio prepara<br />

lo stabilimento finale del suo regno.<br />

La visione delle sette trombe descrive i castighi con i quali l’Eterno colpisce una<br />

cristianità degenerata e ido<strong>la</strong>tra, in vista del<strong>la</strong> conversione.<br />

La visione delle sette ultime piaghe mostra <strong>la</strong> consumazione del<strong>la</strong> collera divina.<br />

Le prime due visioni sono parallele e coprono tutta <strong>la</strong> dispensazione evangelica, <strong>la</strong><br />

terza visione fa seguito alle precedenti nell’ordine cronologico, e segna <strong>la</strong> fine di<br />

questa dispensazione». 4<br />

«I capitoli XV e XVI dell’Apocalisse contengono un’unica visione come indica il<br />

primo versetto del capitolo XV che ne dà il contenuto essenziale. Non si tratta più qui<br />

soltanto di avvertimenti preannuncianti l’avvicinarsi del giudizio, né di prefigurazione<br />

di esso come nel<strong>la</strong> messe e nel<strong>la</strong> vendemmia del<strong>la</strong> terra, ma si tratta del principio<br />

effettivo del giudizio sui nemici, giacché le sette ultime piaghe non sono più dei<br />

castighi disciplinari destinati a produrre il ravvedimento, come quelli che seguivano<br />

l’apertura dei sigilli e il suono delle trombe, ma sono assai più gravi nei loro effetti di<br />

distruzione: sono il vento che precede <strong>la</strong> tempesta. A rassicurare il veggente e i suoi<br />

lettori intorno al<strong>la</strong> sorte dei fedeli, gli è concesso però, fin dal principio del<strong>la</strong> visione,<br />

di contemp<strong>la</strong>rli, raccolti al sicuro, davanti al trono di Dio e intenti a celebrarne le<br />

perfezioni; dopo di che, con cuore più tranquillo, egli può seguire i preparativi e<br />

quindi l’esecuzione dei prodromi del giudizio che segnerà <strong>la</strong> vittoria del Cristo sui<br />

nemici». 5<br />

Questa «visione delle coppe dell’ira 6 di Dio che devono essere versate sul<strong>la</strong> terra...<br />

riguarda tutto l’impero anticristiano», 7 il mondo che è in rivolta contro Dio.<br />

«È <strong>la</strong> <strong>storia</strong> delle piaghe d’Egitto che si rinnova». 8<br />

4 VAUCHER Alfred-Félix, L’Histoire du Salut, 3 a ed., Dammarie-les-Lys 1951, p. 391.<br />

5 BOSIO Enrico, L’Apocalisse di S. Giovanni, Firenze 1924, p. 109.<br />

6 Il pastore RIZZO Ro<strong>la</strong>ndo scrive: «I profeti sembra abbiano soprattutto quasi <strong>la</strong> vocazione a essere i portavoce<br />

dell’ira di Dio; eppure, esaminata in profondità <strong>la</strong> presenza dell’ira di Dio, così come si esprime attraverso i profeti, dà<br />

<strong>la</strong> misura del<strong>la</strong> straordinaria sollecitudine di Dio verso l’uomo. - L’ira di Dio è il segno estremo di una divinità che<br />

non è impassibile, è il limite del suo intervento nel mondo, del<strong>la</strong> sua partecipazione. La completa soppressione<br />

dell’ira, in un uomo, significa resa e capito<strong>la</strong>zione nei confronti del male. L’ira dell’uomo è spesso irrazionale; l’ira di<br />

Dio è estremo coinvolgimento e ha di mira il lupo che sbrana l’agnello, e se ha per oggetto l’agnello è atto estremo<br />

per ricondurlo all’ovile. All’ira umana si accompagnano l’irrazionalità, il rancore, l’iniquità, l’ingiustizia, <strong>la</strong> parzialità.<br />

L’ira di Dio è solo giustizia. È un ritornello dei profeti affermare che Dio è lento all’ira (Esodo 34:6; Numeri 14:18;<br />

Geremia 15:15; Giovanni 4:2, ecc.), ma <strong>la</strong> sua ira è contingente, destinata a creare mutamento, a mostrare il volto del<br />

male, ciò a cui ci si espone abbandonando <strong>la</strong> verità e <strong>la</strong> giustizia.... L’ira di Dio non è mai vendetta, è strumentale;<br />

quando raggiunge il suo scopo, sempre redentivo, si arresta d’incanto... È un uragano <strong>la</strong> cui vocazione è di <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong><br />

scena al sole d’estate.- L’ira di Dio nei profeti è <strong>la</strong> certezza del trionfo del<strong>la</strong> giustizia; Dio è amore ma l’amore non è<br />

mai complicità con il male o indifferenza nei suoi confronti; <strong>la</strong> giustizia è un aspetto del suo amore (Geremia 23:20).<br />

L’ira di Dio è avvenimento, ma appartiene alle cose che passano (Geremia 7:18,19; Osea 11:9). Ciò che resta è<br />

l’amore», Il veicolo del<strong>la</strong> Speranza, in AA.VV., Siamo pieni di Speranza, ed. A.d.V., Falciani 1992, pp. 40,41. L’ira<br />

di Dio è ciò che di male succede all’uomo come conseguenza del<strong>la</strong> sua separazione da Dio. Qui nel nostro testo<br />

dell’Apocalisse si assiste al<strong>la</strong> conseguenza finale del<strong>la</strong> frattura dell’uomo da Dio.<br />

7 JURIEU Pierre, L’accomplissement des prophéties, t. I, Rotterdam 1686, p. 308.<br />

690<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!