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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XX<br />

«La terza campagna di Antioco in Egitto non ebbe i risultati felici di prima.<br />

L’angelo ha già indicato due campagne di Antioco contro l’Egitto. Secondo il testo,<br />

ha in vista solo <strong>la</strong> prima che paragona al<strong>la</strong> terza». 91<br />

Le navi di Kittim che impedirono il progetto di Antioco sono le navi romane. 92 «Si<br />

tratta in effetti del<strong>la</strong> flotta romana che, dopo <strong>la</strong> vittoria di Pidna, si diresse dal<strong>la</strong><br />

Macedonia verso l’Egitto per impedire al re di Siria di impadronirsi di questo paese. I<br />

progetti di Antioco re<strong>la</strong>tivi ai due Tolomei non si erano realizzati. I due fratelli si<br />

erano riconciliati e avevano convenuto di regnare congiuntamente. Il re di Siria gettò<br />

<strong>la</strong> maschera e rec<strong>la</strong>mò, da parte sua, l’iso<strong>la</strong> di Cipro con Peluse fino al Nilo. I due<br />

fratelli avevano chiesto il soccorso ai Romani. Un ambasciatore romano incontrò<br />

Antioco non lontano da Alessandria; e Popilio Lenate, che ne era il capo, gli presentò<br />

il decreto del Senato che gli ingiungeva di terminare <strong>la</strong> guerra immediatamente, sotto<br />

pena di essere considerato come un nemico. Vanamente il re di Siria rispose che<br />

aveva bisogno di riflettere, di consultare i suoi amici; Popilio tracciò rapidamente,<br />

con un bastone di vigna che teneva in mano, un cerchio nel<strong>la</strong> sabbia attorno ad<br />

Antioco, proibendogli di uscire dal cerchio prima di aver risposto alle ingiunzioni del<br />

Senato. Malgrado <strong>la</strong> sua esasperazione, il re dovette inchinarsi davanti a quest’ordine<br />

e riprendere con il suo esercito <strong>la</strong> strada del<strong>la</strong> Siria. Volse allora il suo furore contro i<br />

Giudei». 93<br />

Un partito di apostati giudei, 94 fra i quali si trovava Mene<strong>la</strong>o, assecondò il re nel<strong>la</strong><br />

sua impresa contro <strong>la</strong> loro religione e contro il loro paese nell’opera di<br />

denazionalizzare i Giudei, togliendo loro culto, istituzioni e costumi.<br />

91 J. Fabre d’Envieu, o.c., t. II, p. 1404.<br />

92 La versione Alessandrina dei LXX e <strong>la</strong> Vulgata di Gero<strong>la</strong>mo rendono Kittim per Romani. La forma precisa<br />

dell’espressione sembra influenzata da Numeri 24:24 dove <strong>la</strong> versione Latina traduce «dall’Italia». I Targum<br />

traducono lo stesso passo con Romani come forse intendono i manoscritti del deserto di Giuda. Anche un testo<br />

aramaico traduce Roma o Italia. Vedere M. DELCOR, Le livre, p. 240; S. CAHEN, p. 60; W.E. GIRDLESTONE, 1820, p.<br />

50; Ph. MELANCHTONE, Basel 1543, p. 215.<br />

93 J. Fabre d’Envieu, o.c., t. II, p. 1405.<br />

94 «Questi apostati costituivano il partito ellenistico che assecondò il re nel suo progetto di denazionalizzare i<br />

Giudei, togliendo loro il culto, le loro istituzioni e i loro costumi» Idem, p. 1406.<br />

Sul<strong>la</strong> persecuzione subita dai Giudei tra dal 167 al 164 vedere: ABEL F.M., Les livres des Maccabées, Paris 1949,<br />

LXIV-491 pag.; Histoire de <strong>la</strong> Palestine depuis <strong>la</strong> conquête d’Alexander, Paris 1952, pp. 109-149; Antioco Épiphane,<br />

in Vivre et Penser, Paris 1941, pp. 231-254.<br />

Versetto 29,30. «La decadenza comincia: i Vandali». «Noi arriviamo qui all’espressione del tempo segnato<br />

(versetti 24 e 27), cioè dei 360 anni che iniziano dal 31 a.C. e che portano verso il 330 d.C. Vedere note n. 79,84. La<br />

<strong>profezia</strong> annuncia che per Roma l’epoca delle conquiste è chiusa e che quel<strong>la</strong> delle sconfitte e del<strong>la</strong> decadenza è<br />

incominciata. Il trionfo definitivo di Roma sul mondo era stato segnato da una vittoria navale e le navi di Kittim<br />

segneranno l’inizio del suo declino. L’anno 330 fu segnato da un avvenimento che fu il sintomo grave e che ebbe una<br />

portata considerevole sull’avvenire politico dell’impero: vogliamo par<strong>la</strong>re del trasferimento del<strong>la</strong> capitale da Roma a<br />

Bisanzio... Ben prestò arrivò <strong>la</strong> divisione definitiva dell’Impero tra l’Oriente e l’Occidente, divisione che fu seguita da<br />

vicino dal<strong>la</strong> caduta di Roma sotto i colpi dei Barbari. È qui che sopraggiungono le navi di Kittim che fanno perdere il<br />

coraggio all’orgogliosa padrona del mondo... I Vandali, che sono passati in Africa nel 429 e che utilizzarono le foreste<br />

dell’At<strong>la</strong>s per costruire immense flotte...» J. Vuilleumier, o.c., p. 331,332. Le navi di Kittim che gli antichi<br />

identificavano con Roma, le terre al di là dell’iso<strong>la</strong> di Creta, bagnate dai Mari Egeo e Ionio, ora indicano i suoi<br />

nemici: i Vandali. È probabile perché anche loro vengono da Ovest, da Creta, ma <strong>la</strong> spiegazione ci <strong>la</strong>scia perplessi.<br />

Versetto 30. «Gli imperatori cristiani e <strong>la</strong> decadenza religiosa». «Da Costantino, il cristianesimo era <strong>diventa</strong>to <strong>la</strong><br />

religione dell’impero...».<br />

840<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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