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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 16<br />

<strong>la</strong> nascita di Mani, gli assiri per <strong>la</strong> nascita di Baal-Berit; e i romani per <strong>la</strong> nascita di Saturno, vi<br />

associano il rito dell’albero di cedro. (Idem, pp. 94-98).<br />

Tammuz (Adonis o Baal) fu ucciso da un cinghiale e <strong>la</strong> sua morte fu pianta dalle donne<br />

(Idem, p. 99; Ezechiele 8:14). fino a quando Ishtar, <strong>la</strong> dea madre commossa per tale pianto e<br />

digiuno, ridiscese negli inferi e lo riportò al<strong>la</strong> vita (Enciclopedia delle Religioni, ed. Vallecchi,<br />

voce: Tammuz), questo evento veniva ripetuto mitologicamente ogni anno il primo giorno<br />

del<strong>la</strong> settimana seguente il primo novilunio successivo all’equinozio di primavera (A. Hislop,<br />

o.c., pp. 103-113). Il pianto delle donne durava 40 giorni, “era una solenne festa”, digiuno di<br />

40 giorni in onore del<strong>la</strong> divinità astrale Ishtar (Idem, p. 105).<br />

Il rito del<strong>la</strong> dea madre, del<strong>la</strong> sua discesa negli inferi per riportare al<strong>la</strong> luce il dio ucciso,<br />

costituiva il rito agricolo del rinascere primaverile del<strong>la</strong> natura (Seventh Day Adventist. Bible<br />

Dictionnary, voce Easter=Pasqua, vol. 8); dopo questa discesa <strong>la</strong> dea madre veniva riassunta<br />

in cielo con il rito di assunzione che si celebrava intorno al<strong>la</strong> metà di agosto (A. Hislop, o.c.,<br />

pp. 125-128).<br />

Sarà sufficiente una analisi superficiale per constatare come <strong>la</strong> maggior parte di queste<br />

leggende e di questi miti hanno preso piede nei riti e nel<strong>la</strong> cultura religiosa cristiano-romana.<br />

3. Culto so<strong>la</strong>re e astrologia<br />

Il terzo effetto di questa intrusione so<strong>la</strong>re riguarda <strong>la</strong> settimana nel<strong>la</strong> sua connotazione<br />

p<strong>la</strong>netaria ed astrale, nonché <strong>la</strong> pratica astrologica. Lo studio degli astri, dei loro movimenti e<br />

del<strong>la</strong> loro corrispondenza con gli eventi umani sta al<strong>la</strong> base di tutta <strong>la</strong> civiltà mesopotamica;<br />

babilonese prima e persiana poi.<br />

Essa parte dal presupposto di corrispondenze fra il mondo degli astri ed il mondo terrestre.<br />

Così quest’ultimo è considerato il riflesso delle situazioni dell’universo astrale. Con<br />

l’intrusione del<strong>la</strong> religione so<strong>la</strong>re assunse grande importanza il ruolo che questo astro aveva<br />

nei ritmi del<strong>la</strong> natura (rinascere del<strong>la</strong> natura, stagioni, giorni, anni) in seguito come alleato del<br />

sole, si introdusse anche il dio lunare agente col novilunio sul ritmo del mese e del<strong>la</strong><br />

fecondità.<br />

Poi fu il ruolo dei pianeti ad esser preso in considerazione, le diverse posizioni in rapporto<br />

all’anno so<strong>la</strong>re incidevano, si credette e si crede ancora, sul destino dell’uomo a ritmi più<br />

ampi: su partico<strong>la</strong>ri eventi storici, politici, militari, e sulle re<strong>la</strong>zioni umane.<br />

Grande importanza fu data all’astrologia sotto il monarca Nabucadnetsar (600 ca. a.C.), gli<br />

astrologi occupavano un posto notevole nel<strong>la</strong> vita di corte (Daniele 1 e 2). Il loro operato e le<br />

loro previsioni riguardavano in partico<strong>la</strong>re gli eventi di corte, re compreso. Il legame<br />

dell’astrologia con il culto so<strong>la</strong>re era molto stretto, siccome il monarca era <strong>la</strong> personificazione<br />

del sole, l’azione degli astri sul<strong>la</strong> sua persona era azione diretta sul dio Sole.<br />

In Grecia, dove il culto so<strong>la</strong>re ebbe meno successo, ebbe invece grosso peso l’azione degli<br />

dèi-pianeti anche sui singoli oltre che sui monarchi, (questo fu dovuto al<strong>la</strong> concezione<br />

dell’uomo specifica che si formò nel pensiero in greco). In questo senso Babilonia e Grecia,<br />

come correnti astrologiche, hanno molto trasmesso al<strong>la</strong> cultura posteriore romana e postromana.<br />

A questa va unita <strong>la</strong> tradizione e <strong>la</strong> cultura religiosa astrale persiana.<br />

Model<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> riforma di Zoroastro <strong>la</strong> religione iraniana conobbe una vera e propria<br />

sintesi originale. In seguito al<strong>la</strong> riforma monoteistica di Zoroastro, Mitra <strong>diventa</strong> il dio unico<br />

1216<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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