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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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IL CULTO SOLARE<br />

Un’altra testimonianza, anch’essa molto recente, ci completa il quadro. Essa si riferisce al<br />

continente americano; le prime popo<strong>la</strong>zioni che vi si stanziarono hanno <strong>la</strong>sciato i segni del<br />

loro culto rivolto ad un dio, anch’esso come quelli fin qui considerati, unico e trino, Signore<br />

supremo e Creatore del<strong>la</strong> Vita. Nell’altopiano del Machu Picchu, studi archeologici hanno<br />

portato al<strong>la</strong> luce l’antichissima adorazione al Dio unico, creatore onnipotente del cielo e del<strong>la</strong><br />

terra chiamato Viracoscha Parachuti, monarca dell’impero Inca dal 1439 al 1471, che è così<br />

definito: «È l’antico dei giorni, remoto, increato, non ha bisogno di moglie. Si manifesta come<br />

una trinità quando vuole».<br />

Esso risale a prima del sorgere delle civiltà precolombiane, cioè intorno al II millennio<br />

a.C. Col sorgere di queste civiltà prese sopravvento il culto al dio Jinti, il dio sole! (FIORESE<br />

Vittorio, Le tracce di Dio, in Cristo <strong>la</strong> risposta, Benevento, p. 12).<br />

Dunque, un quadro religioso che verso <strong>la</strong> fine del III millennio a.C. si presenta uniforme in<br />

quasi perfetto parallelismo con quello enunciato dal<strong>la</strong> Scrittura, ripetiamo le forti<br />

rassomiglianze onomastiche, (Signore altissimo ed onnipotente, che richiama ad El Elion,<br />

Iddio altissimo di Melchisedek ed El Saddai, Iddio onnipotente di cui già detto) agli attributi,<br />

identici (Creatore personale e unico e trino), ed al culto che gli è tributato anch’esso<br />

strettamente parallelo.<br />

Dal tempo del Diluvio, anch’esso fortemente testimoniato da tutte le tradizioni religiosoculturali<br />

(sul diluvio vedere: Il diluvio universale: una catastrofe cosmica? in PI KAPPA,<br />

5/1981, pp. 10-15), attraverso <strong>la</strong> dispersione di Babele, per un certo numero di secoli si è<br />

conservata un’unitaria forma di credo e di culto all’unico Signore. Poi, improvvisamente<br />

anche qui, quasi contemporaneamente ovunque avviene il complesso e misterioso passaggio al<br />

culto so<strong>la</strong>re.<br />

L’intrusione del culto so<strong>la</strong>re<br />

Per delle ragioni che sono sconosciute assistiamo un po’ ovunque, intorno all’ultimo<br />

periodo del III millennio, al<strong>la</strong> comparizione del culto so<strong>la</strong>re. Fondamentalmente questo culto<br />

affonda bene le sue radici in Egitto, in Asia ed in Europa, altrove lo troviamo con sporadiche<br />

apparizioni, ma un po’ ovunque: Africa, Oceania ed Americhe. Nel continente americano avrà<br />

invece un ruolo rilevante in Perù e Messico (E. Mircea, o.c., p. 126).<br />

Il fenomeno trova nel<strong>la</strong> religione Egiziana <strong>la</strong> massima manifestazione: «Essa fu dominata<br />

dal culto so<strong>la</strong>re. ... con <strong>la</strong> V dinastia (2380-2280 a.C.) in seguito si generalizza, <strong>diventa</strong><br />

ufficiale, ed assorbe tutte le altre divinità» (idem, p. 142).<br />

Dall’Egitto <strong>la</strong> elio<strong>la</strong>tria passa in Asia. A Babilonia troverà altro terreno fertile, diverrà il<br />

dio del<strong>la</strong> giustizia, Signore del giudizio, dell’oltretomba, patrono dei profeti e degli indovini<br />

(HOOKE S.H., Babilonian and Assirian Religion, Londra 1953, p. 109; E. Mircea, o.c., p. 147).<br />

Da queste due roccaforti il culto so<strong>la</strong>re, a cavallo fra il III e II millennio, si sposta un po’<br />

ovunque. Dapprima in Medio Oriente (Assiria, Fenicia, popo<strong>la</strong>zioni cananee) dove Baal, da<br />

semplice e generica divinità, <strong>diventa</strong> il dio sole centro del culto (COMONT Franz, The Oriantal<br />

Religion In Roman Paganism, New York, 1956, p. 307).<br />

Con il Neo-impero babilonese avviene un’altra assimi<strong>la</strong>zione al culto so<strong>la</strong>re con le divinità<br />

locali Baal, Bel e Bel Marduk.<br />

«Bel-Marduk del<strong>la</strong> religione assiro-babilonese corrisponde al dio semitico occidentale<br />

Baal» (LANGDON Steven H., Semitic Mytology, Boston 1931, p. 156).<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 1213

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