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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XXIII<br />

Quindi “<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> greca therapia ha un senso più <strong>la</strong>rgo di guarigione. Indica in<br />

generale il servizio e può essere impiegata per l’insieme dei servitori, i domestici<br />

come dice Matteo e Luca, o per il servizio partico<strong>la</strong>re del trattamento dei ma<strong>la</strong>ti come<br />

dice Luca”. 117 “Le foglie hanno lo scopo non di guarire, ma di mantenere <strong>la</strong> salute...<br />

Nello stato finale, perfetto del<strong>la</strong> Nuova Gerusalemme descritta qui, <strong>la</strong> condizione di<br />

ognuno è stata fissata per l’eternità, non c’è più salvezza possibile”. 118 “Le foglie<br />

sono per <strong>la</strong> guarigione, letteralmente per il servizio delle nazioni. Ciò non implica per<br />

nul<strong>la</strong> che qualche amma<strong>la</strong>to o infermo potrà entrare in questa condizione, per il fatto<br />

che nul<strong>la</strong> <strong>la</strong>scia supporre che questo servizio abbia un carattere temporaneo, mentre<br />

l’uso dei frutti sarà perpetuo; ogni idea di ma<strong>la</strong>ttia o infermità nello stato immortale è<br />

contrario alle dichiarazioni precise del<strong>la</strong> Scrittura”. 119 “La dichiarazione secondo <strong>la</strong><br />

quale le foglie saranno per <strong>la</strong> guarigione delle nazioni dovrebbe essere resa più<br />

correttamente per il servizio delle nazioni, poiché nessuno sarà amma<strong>la</strong>to e avrà<br />

bisogno di guarigione in questo mondo meraviglioso come disse Isaia”. 120<br />

Possiamo concludere questa spiegazione con le seguenti riflessioni: “Inoltre per<br />

rispondere a questa domanda noi possiamo anche ricordare che l’uomo, sempre,<br />

anche dopo <strong>la</strong> resurrezione, rimane una creatura. Egli vive a causa del<strong>la</strong> vita che Dio<br />

gli offre momento dopo momento. Pur essendo con Dio, l’uomo continua ad essere<br />

uomo, e Dio è sempre Dio. L’uomo dipende da Dio per <strong>la</strong> sua vita. L’uomo sarà<br />

costantemente dipendente dal<strong>la</strong> vita di Dio. Le foglie dell’albero del<strong>la</strong> vita<br />

ricorderanno costantemente all’uomo che egli ha bisogno di essere continuamente<br />

“curato” del suo stato. Pur essendo pienamente integrato nel corpo di Cristo, l’uomo<br />

mai sarà Cristo. L’uomo sarà capace di osservare Dio faccia a faccia, ma mai sarà<br />

divinizzato. Mai sarà Dio. Sempre sarà una creatura, e Dio sempre sarà il Creatore.<br />

L’uomo regnerà, ma mai solo, sempre con Dio. L’albero del<strong>la</strong> vita - è frutto e foglie -<br />

è un ricordo che so<strong>la</strong>mente Dio è eterno, che lui solo ha <strong>la</strong> vita in se stesso. L’eternità<br />

dell’uomo è una eternità che continuamente riceverà da Dio, condivisa con Dio. Così<br />

l’albero del<strong>la</strong> vita mette in risalto il trionfo del<strong>la</strong> grazia”. 121<br />

L’espressione “non ci sarà nessuna cosa maledetta” realizza quanto il profeta<br />

Zaccaria aveva scritto: “E <strong>la</strong> gente abiterà in essa, e non ci sarà più cosa votata allo<br />

sterminio e Gerusalemme sarà al sicuro”, 122 non ci sarà più il male.<br />

La Nuova Gerusalemme, attesa da Abrahamo che si considerava un pellegrino<br />

nel<strong>la</strong> terra promessa, è anche <strong>la</strong> stazione di arrivo del pellegrinaggio d’Israele. La<br />

luce e l’acqua che caratterizzano <strong>la</strong> città del cielo erano gli emblemi del<strong>la</strong><br />

celebrazione annuale del<strong>la</strong> festa dei tabernacoli. Al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>, <strong>la</strong> realtà<br />

supererà le aspettative.<br />

117<br />

C. Brütsch, o.c., ed. 1955, p. 223; vedere Matteo 24:45, Luca 12:42; Luca 9:11.<br />

118<br />

FAUSSET Andrew Robert, A Commentary critical experim. and practical, ou the Old and New Testament, t. IV, p.<br />

728; cit. A.F. Vaucher, o.c., p. 73.<br />

119<br />

SMITH Uriah, Daniel and the Révé<strong>la</strong>tion, Nashville, Tennessee 1944, p. 772.<br />

120<br />

EMMERSON Walter Leslie, God’s Good News, Watford 1950, p. 593; cit. A.F. Vaucher, o.c., p. 73.<br />

121 R. Badenas, o.c., p. 267.<br />

122 Zaccaria 14:11.<br />

944<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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